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Politica

Como, Politeama in condizioni indecenti ma Rapinese attacca il programma di Lucini di 12 anni fa

Il Politeama, acquistato dal Comune di Como per circa 1,2 milioni nell’autunno del 2022, con tanto di videoannunci e videofirme di contratti del sindaco Alessandro Rapinese (al quale, per carità, per una questione temporale non si puo impitare granché altro), cade a pezzi, si mostra in uno stato indecoroso a passanti e turisti e addirittura – pur dopo averne ipotizzato il recupero come “boutique cinema” – ora il primo cittadino, la sua giunta e la sua maggioranza hanno dichiarato la volontà di considerarne la vendita.

Eppure, di fronte a un quadro del genere, Rapinese oggi se la prede con il Pd, andando addirittura a ripescare un estratto del programma dell’allora candidato sindaco del centrosinistra, Mario Lucini, risalente a qualcosa come 12 anni fa. Ma non solo: negli archivi impolverati, il primo cittadino riprende un paragrafo in cui veniva ipotizzato un recupero dello storico cineteatro chiuso dal 2005 (dunque con molto più centrodestra al governo della città che non Pd, ma questo il sindaco non lo vede mai Ndr), ma senza che venissero indicati né roboanti programmi di rilancio né “boutique cinema” in arrivo. Alleghiamo sotto l’immagine pubblicata dal sindaco, in proposito.

Nonostante il passaggio da egli stesso allegato, Rapinese su facebook commenta: “Stando al programma elettorale che ha portato il PD alla vittoria nel 2012, entro il 2017 il Politeama sarebbe dovuto essere un problema risolto. Il PD ha risolto il problema Politeama? No. Considerato che il PD circa il Politeama ha già fallito, con che coraggio oggi pontifica?”. Dove fosse in quelle righe riportate sopra la promessa della risoluzione della questione Politeama entro il 2017, però, non è chiaro.

Insomma, nonostante Lucini non abbia sicuramente risolto il problema nel suo quinquennio, Rapinese ancora una volta cancella di netto il lustro di amministrazione Landriscina 2017-2022 per pura tattica politico-elettorale, salvo poi fiondarsi come sempre sul Pd. Il risultato reale, però, al netto di queste operazioni di archeologia politica e dell’indubbia intuizione che ha portato questa amministrazione a risolvere almeno il nodo della proprietà, è che il Politeama si mostra ogni giorno più malconcio agli occhi di migliaia di comaschi e di turisti.

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30 Commenti

  1. Evidente! Rapinese si è accorto che sul Politeama ha fatto una grande stupidaggine. Ma piuttosto che prendersela con Lucini, fra un po’ lo rimprovererà di aver frequentato quella banda di sovversivi che negli anni ’70 frequentava l’oratorio di Sant’Orsola 😊, tiri le orecchie a quei fessacchiotti dell’opposizione che hanno votato con la maggioranza l’acquisto del Politeama senza uno straccio di idea di cosa farne. Almeno, può dire che è colpa del PD che non si è opposto con fiera determinazione all’ennesima sciocchezza di Rapinese Sindaco. Per il resto non è molto salubre mandare in fallimento società partecipate e perdere denaro pubblico, per colpa di un decreto del 2016 fatto apposta per Lui da qualche amico di Lucini, un certo Renzi pare. Rapinese Sindaco, speriamo che se la cavi. Se vende a meno di quanto ha comprato, sono dolori!😊

  2. Avete ragione Rapinese è un incapace dovrebbe prendere lezioni dalle giunte dei partiti degli ultimi 20 anni che hanno ristrutturato; Ticosa; Stecav, Politeama, Mercato coperto ed altro.
    Ospedale Nuovo e Paratie senza l’aiuto di nessuno.
    È così che deve amministrare Rapinese!

    1. Sig. Guido, il confronto con le giunte del passato appassiona solo lei.
      Chi guarda il presente non può che giudicare negativamente l’operato dannoso di Rapinese.

    2. Ecco, visto che le piace la storia, si concentri su quella contemporanea, diciamo gli ultimi due anni e mezzo, e provi a elencare tutti i mirabilia portati a termine dal suo Eroe a favore dei cittadini (FATTI, non solo blablablaterati; e tutti suoi, dall’inizio alla fine. Asfaltature escluse).

  3. Ma… Una proposta seria:

    Perché non trovare un qualche privato che, in cambio dinuna concessione pluriennale possa restaurare e mettere a reddito lo stabile?
    Milano, ad esempio, lo fece con il Palazzo delle Stelline dandone, in parte, in concessione al Credito Valtellinese per 99 anni in cambio del completo restauro.

  4. Cosa diceva Rapinese sul Politeama?
    Ma poi l’ha fatto? NO

    E sulla piscina di Muggiò, cosa diceva Rapinese?
    L’ha poi fatto? NO

    Al contrario ha fatto molte cose, Rapinese: ha chiuso la piscina di via del Dos, la bocciofila, il mercato coperto, asili nido, … ha perso i soldi di fondazione Cariplo, ha messo insieme un sacco di deleghe, ha fatto foto opportunità un pò ovunque, ha fatto un sacco di video, …

  5. Rapinese ha voluto comprare, di fretta, il Politeama. Aveva (e ha tuttora) l’ansia da prestazione e ha sborsato quasi un milione e 300mila euro, partecipando a un’asta dov’era l’unico acquirente. E’ evidente che avrebbe potuto aspettare altri ribassi d’asta e acquistarlo a un prezzo nettamente inferiore, visto che, comunque, per due anni il vecchio teatro è stato abbandonato a se stesso. Ora, addirittura, pensa di metterlo nuovamente in vendita, non sapendo minimamente cosa fare. Questa vicenda descrive chiaramente tutta l’incapacità di Rapinese.

  6. Una cosa però me la domando. Al netto che piacerebbe pure a me riavvolgere il nastro e rivedere la città di 30/40 anni fa, ma ora come ora se mai lo si recuperasse e lo si destinasse a cinema e/o teatro, ma chi va al cinema e al teatro ? A me risulta che stiano chiudendo e/o andando in malora tutti per assenza di pubblico. E per pubblico non parlo di 4 gatti nostalgici (tra cui io ). Però a quanto pare per molti i soldi per queste iniziative fallimentari ci sono

  7. Mi pare che l’attacco al PD sia conseguenza di analoga offensiva ricevuta da quella parte di recente, mentre da destra se ne guardano bene dal sollecitarlo sul tema per evidenti ragioni di improponibilità.
    Per altro era del tutto evidente che, frazionamento a parte, le intenzioni ai tempi espresse nel programma elettorale fossero di mera circostanza: chi mai andrebbe a spendere milioni nel risanamento del Politeama per destinarlo a “spazio per la cultura e per i giovani”??
    Occorre comunque constatare come gli attacchi sferratigli dal PD appaiono essere abbastanza “scialbi”. Dimissioni Assessori: dopo mesi trascorsi nel silenzio dal siluramento dell’assessore maschio, tornando la bilancia in passivo per l’uscita di due donne, appena qualche ora dopo vengono a reclamare per la “parità di genere”: francamente ridicolo ed eccessivo.
    Va bene ed è giusto tenere alta la visibilità, ma ci vuole anche la sostanza!

  8. Salve sarebbe proprio bello veder rivivere questo Teatro .! Fa parte della Nostra Storia! Invece di continuare a darsi le colpe e litigare che la gente si è pure stufata,perché il Comune i Cittadini di Como gli Industriali di Como tutti Insieme non ci si rimbocca le maniche e si cerca fare qualcosa, un fondo con offerte volontarie cosicché ognuno offre quello che può per farlo rivivere? Forse perché si è diventati individualisti e ognuno pensa per se! I nostri predecessori ci hanno lasciato tante belle cose e noi le stiamo eliminando tutte! Ci sono luoghi che cercano di fare il possibile per salvare iTeatri !! Il Teatro Politeama fa parte di Como!

    1. E per il Patria non sono stati spesi dei soldi? La Famiglia Comasca aveva tanto lottato ed ora l’imbarcazione guarda un pò che fine ha fatto !
      Di imprenditori filantropi ci sono anche, ma poi ti trovi un’impresa come Nessi & Maiocchi snobbata per la piscina di Muggiò.
      Poi il caso Acinque che progetta l’area Ticosa, e che poi ad oggi deve rivedere gli investimenti e limare il progetto perché…. quello chiedetelo al Sindaco.

  9. Rapinesen dovrebbe
    smettere di censurare chi l’ha preceduto per pateticamente giustificare il suo modesto e insufficiente operato e dovrebbe guardarsi, almeno una volta, allo specchio e rifettesse sui limiti e pochezza del suo agire politico : non lo farà perché troppo pieno di sé ma il tempo dirà che la supponenza, il disprezzo verso tutti coloro che hanno idee e pensieri diversi e l’arroganza non pagano e il Rapi tornerà a fare l’agente immobiliare nel suo ufficetto di via Volta.

  10. “Ora un altro esempio di futura gestione. Il Politeama non è un immobile di proprietà del Comune, è un immobile di proprietà di una società nella quale sono presenti, in minoranza, anche soci privati. Il Comune detiene l’82% delle quote ma nella società non può più, per legge, investire. Perché? Perché la società, avendo riportato perdite per tre anni di fila, per via della Legge Madia, è stata posta in liquidazione. Questa legge è una buona legge perché impedisce ai Comuni di continuare a investire in società fallimentari. Nel caso della Politeama S.r.l., però, la situazione diviene paradossale perché il Comune, non potendo investire, sta facendo perdere rapidamente valore all’immobile a causa del progressivo degrado. Cosa faremo quindi? Considerato che l’82% dell’incasso dell’asta (al netto di tasse e debiti) tornerà comunque al Comune, parteciperemo all’asta. Compreremo, eventualmente per il tramite di una fondazione, il Politeama e, una volta divenuto finalmente tutto nostro, investiremo in una ristrutturazione di tetto, facciate e spazi commerciali. Così, in attesa di avviare un serio e sostenibile progetto culturale, avrà comunque fin da subito un’autonomia economica. Per aiutare l’accumulo di risorse le facciate del Politeama diventeranno, al completo, un’enorme superficie pubblicitaria. Piazza Cacciatori delle Alpi diventerà, per il tempo strettamente necessario, una piccola Time Square.”
    Non ricordo chi lo ha detto…

    1. Ho ascoltato un video datato 28 febbraio 2023 in cui il Sindaco Rapinese in persona duce chiaramente che il Politeama finalmente è di proprietà del Comune.
      Mi sono persa qualcosa dallo scorso anno ?

  11. I problemi sono decennali ma ora occorre venirne a capo al più presto, così non può continuare. Se non trovate altre soluzioni praticabili a breve termine allora fateci un “Autosilos” o una RSA.

  12. Ritengo sia un onore venire attaccati da questo personaggio e dai suoi fan , soprattutto per il fatto di rappresentare l’opposto della loro visione “distorta” del modo di amministare la città.

  13. Chi ha fatto che e chi non ha fatto cosa. Sembra il gioco delle tre carte. Ma quando si vincono le elezioni, poi bisogna governare e migliorare gli errori di chi ci ha preceduto. Invece lo sport maggiormente praticato è la colpevolizzazione e il vittimismo.

  14. Oggi siamo nel 2024, il problema è “qui ed ora”, ed è totalmente inutile ripescare programmi vecchi di 12 anni. Chiediamoci invece cosa diceva il suo programma sul Politeama e se sarà rispettato o no. Perché è il classico schema dei demagoghi populisti sviare l’attenzione dai propri fallimenti facendo cagnara contro gli avversari.

  15. Il tempo come sempre è galantuomo e piano piano la verità sullo sceriffo di via Vittorio Emanuele verrà a galla.
    Altro che “antipartito”, il Rapi non è altro che l’ennesimo esempio di demagogo e populista che si basa su slogan di facile presa, roboanti proclami e atteggiamenti da ducetto di provincia per coprire l’assoluta mancanza di un qualsiasi programma o visione per il futuro della città. Finché ai comaschi andrà bene questo schifo….

    1. Rapinese (tanto sappiamo che qui leggi tutto)… perché?
      Perché questa ossessione su Lucini e il pd, che hanno avuto un ruolo marginale nella vita di questa città?
      Perché non ascolti le idee degli altri sul Politeama?
      Perché almeno non lo blindi, recintandolo a prova di vandalo? Aspettiamo che qualcun altro si faccia male? O che le foto di questa strada facciamo il giro del mondo? Esistono ovunque sul pianeta edifici fatiscenti, ma ne vengono almeno messi in sicurezza i perimetri.

      Eddai, su.

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