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Como, sede Lega vandalizzata. I big leghisti: “Sinistra in silenzio, non si indigna”. L’eccezione Orsenigo (Pd)

“La sede della Lega a Como è stata vandalizzata. Nel silenzio assordante di una sinistra completamente scollegata dalla realtà e arroccata su posizioni a senso unico che alimentano un clima di tensione di cui il Paese non sente bisogno”.

Punta il dito sull’assenza di testimonianze di solidarietà – fatta eccezione per il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo – il deputato della Lega e consigliere comunale a Como, Claudio Borghi, il giorno dopo il vandalismo contro la sede cittadina del partito.

“Solidarietà ai nostri militanti e sostenitori della provincia di Como – ha aggiunto Borghi – I partiti sono la benzina della democrazia, evidentemente qualcuno preferirebbe una sola voce, un pensiero unico. Ebbene sappia che la Lega non si fa intimidire e non si spaventa davanti a nulla. Il nostro lavoro continua regolarmente”.

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E mentre l’assessore regionale Alessandra Locatelli si limita a dire che “non sopporto vandalismi e violenze, mai. Queste azioni sono solo il frutto della stupidità, dell’’ignoranza e dell’odio e non possono trovare nessuno giustificazione”, il parlamentare erbese della Lega, Eugenio Zoffili, punta al rialzo.

“La violenza di pochi delinquenti non fermerà la forza delle nostre idee e l’azione politica della Lega sostenuta da milioni di italiani a Como e in tutto il paese – ha detto Zoffili – Metteremo una vetrina con il simbolo di Alberto da Giussano ancor più grande e la foto del nostro Matteo Salvini che verrà presto a inaugurarla. Spero che tutta la comunità politica comasca e nazionale condanni l’attentato, sono sicuro che la professionalità degli uomini della Questura di Como assicurerà presto alla giustizia i responsabili”.

Torna invece ad attaccare il silenzio della sinistra l’altra parlamentare erbese, Erica Rivolta: “Vile attacco a Como contro la sede provinciale della Lega, vandalizzata dai soliti delinquenti che agiscono anonimamente. Fa impressione, davanti a tali gesti, il silenzio di una certa sinistra, che si proclama ‘buona e democratica’ ma non si indigna. Se queste sono le premesse, la campagna elettorale inizierà con un pessimo clima politico”.

Come si accennava all’inizio, in realtà una voce dal centrosinistra si è levata per esprimere solidarietà alla Lega, che ha visto la vetrina della sede di Como città vandalizzata. E’ quella del consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo, con una nota.

“Esprimo la mia più ferma condanna dell’atto vandalico contro la sede della Lega di Como e solidarietà ai suoi dirigenti e militanti – ha scritto il consigliere regionale dem – Si tratta di un atto criminale, purtroppo sul nostro territorio, gravissimo e intollerabile. Il clima è pesante ma non è questa la politica che serve alla collettività”.

“Nei giorni scorsi abbiamo assistito a minacce ai sindaci, atti intimidatori ai sindacati e altro ancora – aggiunge Orsenigo – Prendiamo tutti le distanze da questo modo di agire. La democrazia è un bene prezioso che vive di confronto, non di scontro. Noi ci batteremo sempre sempre per il rispetto del pensiero di tutti”.

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2 Commenti

  1. Ma Turba cosa dice? Preoccupa questo silenzio. Ps. Il vizio della memoria mi porta a ricordare la violenza verbale dei leghisti. Ricordo, ad esempio, le ruspe di Salvini. Insomma, raccolgono quello che hanno seminato.

  2. I leghisti mi ricordano incredibilmente quei ragazzetti un po’ bulletti che all’oratorio non si stancavano mai di provocare il più timido del gruppo per poi correre piagnucolando dal parroco al primo sganassone. Non si può pensare di alzare il livello dello scontro verbale, a volte assai gretto, sperando che tutti gli interlocutori siano così intelligenti per comprendere che non bisogna mai prendere troppo sul serio le smargiassate da osteria. Il linguaggio e gli atteggiamenti devono essere moderati proprio per evitare che chi, moderato non è, possa sentirsi in diritto di passare dalle parole ai fatti. In ogni caso, la violenza non è mai giustificabile. Massima indignazione.

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