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Como, sindaco 2022. Doccia gelata sul Pd, Guerra dice no: “Candidarmi? Grazie davvero ma resto in Tremezzina”

E’ andata così. Un po’ era nell’aria ma aveva preso tempo per farci una riflessione seria e qualcuno sperava ancora.

Infine dice no, non si candiderà sindaco per il Pd (e plausibilmente tutto o quasi il centrosinistra) a Como nel 2022.

“Ringrazio sinceramente e faccio gli auguri a tutti i futuri candidati, io resto sul lago”. Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina e presidente di Anci Lombardia, oggi scioglie la riserva. Aspettavamo da quasi due mesi quest’intervista.

Già, perché quell’ipotesi era diventata indiscrezione giornalistica a inizio febbraio ma da mesi c’erano ampi movimenti intorno al suo nome. Candidatura che non solo i dem consideravano unificante per la futura coalizione ma che anche parte della cosiddetta società civile cittadina e diversi soggetti economici guardavano con estrema approvazione. Lo conferma Guerra.

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“Devo dire che ho ricevuto nelle settimane e nei mesi scorsi, anche prima dei vostri articoli, sollecitazioni da molte parti politiche e della società civile, da parte di esponenti del mondo economico e sociale ben oltre i confini del Partito Democratico”.

Insomma, un ampio movimento.
Io ringrazio tutti, devo dire che mi ha fatto piacere l’ampiezza dei contatti. Ho preso sul serio queste cose vista l’importanza della città, la sfida e la centralità del nuovo mondo che affronteremo dopo la pandemia. L’importanza del capoluogo è enorme per tutta la provincia e in particolare per il lago, io sono un laghée lo sapete, ed è essenziale che il capoluogo svolga al meglio le proprie funzioni. Insomma, ho apprezzato e ho riflettuto seriamente.

Però?
Ho detto che non è nei programmi candidarmi e accettare l’offerta.

Perché?
Nel 2018 ho scelto di non ricandidarmi al parlamento per ritirarmi sul lago e dedicarmi a Tremezzina e anche ai miei progetti di vita. Nel 2019 sono stato rieletto sindaco e poi dopo aver resistito per qualche mese ho ceduto alla richiesta di assumere la presidenza di Anci Lombardia. Poi ci è piovuta addosso la pandemia. Sono ruoli importanti e voglio dedicarmici per quello che meritano.

Non riesce proprio a lasciare il lago
In Tremezzina ho tante cose da fare. Onoro l’impegno preso con gli elettori e non lascio due anni dopo. Ci sono partite importanti come la Variante che non sarà facile da gestire, non è solo una strada che porta fuori il traffico ma l’occasione per ripensare complessivamente mobilità, sostenibilità e i modi per far funzionare questo bellissimo pezzo di costa di dieci chilometri.

Ha da fare.
Senza elenchi ma ci sono i nuovi insediamenti alberghieri, progetti per l’abbazia di Acquafredda, progetti sul fronte università, ricerca e istruzione. In più ho contribuito direttamente e molto alla costruzione del distretto turistico, siamo in fase operativa ormai.

Lo sa che è una bella mazzata per il Pd di Como?
Ma no.

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Beh, insomma. Come è stato detto e scritto il suo nome sarebbe stato unificante dentro e fuori il centrosinistra. Guardi, detto sinceramente, dal centrodestra sono arrivati commenti chiari. La sua candidatura li avrebbe se non spaventati messi molto allerta.
Ripeto, ringrazio. Credo che il centrosinistra abbia molte forze positive e vive a Como. Se si mettono a lavorare sulla sostanza delle cose possono trovare candidature, programmi e modi di raccontarli alla città in grado di offrire una proposta vera e credibile al di là del mio o di altri nomi possibili, bisogna lavorarci. Ma mi fermo.

Perché?
Non voglio entrare più di tanto, sono il presidente di Anci Lombardia, quindi anche presidente del sindaco di Como, non entro in valutazioni politiche. Posso dire che credo Como abbia davanti una stagione estremamente importante. Qualunque sarà l’amministrazione, chiunque sarà il sindaco, dovrà avere grande ambizioni e capacità di esserci e giocarla. E’ quello che vedo anche per il mio Comune. E’ una stagione decisiva. Da presidente faccio gli auguri a tutti i futuri candidati e resto in Tremezzina.

Approfitto: ieri duro botta e risposta con Bertolaso
Gli ho detto di stare al suo posto. La cosa curiosa è questa: non è che se lui e Moratti dicono che sì ci sono stati problemi seri sul fronte prenotazioni dei vaccini, che si scusano, che commissariano Aria quella è una modalità normale di governo. Se uno prende le distanze non fa lo scaricabarile, questo mi ha irritato. Arriviamo da settimane e mesi dove abbiamo tenacemente fatto il contrario, ci siamo ostinati perché ci coinvolgessero di più. Domani incontro Fontana, magari ci sarà anche Bertolaso. Ne parleremo.

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5 Commenti

  1. Gioele è vero.
    Hanno speso ( e bruciato) un candidato che sapevano bene non avrebbe mai accettato, anche perchè di solito si chiede prima all’interessato la disponibilità e i candidati non si sparano sui giornali a titoloni se non si sono già resi disponibili.
    Il candidato, evidentemente irritato per l’intera operazione fatta ai suoi danni, avrebbe anche potuto rifiutare con una telefonata discreta e poi stare zitto. Invece ha rilasciato una bella intervista , vedi sopra, che creerà problemi al prossimo ( ed eroico, considerate le condizioni disastrose della città) ) candidato futuro del centro sinistra..
    Vendetta, tremenda vendetta.
    Meglio di una soap opera.

  2. A quelli del PD non si può non voler bene. Non sono molto duri ma che siano puri non ci sono dubbi. Si sono inventati in modo assolutamente estemporaneo una candidatura senza concordarla con il candidato! Hanno posto come seconda opzione una persona di assoluto valore che però, se dovesse accettare, sarebbe sempre la seconda scelta. E non lo merita affatto. Infine, hanno escluso il candidato del 2017 senza che nessuno gli avesse chiesto nulla. E anch’egli non lo merita affatto. Sono riusciti anche, mi dicono amici ben informati, a fare inquietare i loro potenziali alleati che della candidatura del Sindaco di Tremezzina non sapevano nulla. Insomma, con molto impegno avanzando da tergo c’è qualche possibilità di sconfiggere il virile avversario………ma ci vuole veramente molto impegno!!!! ?

  3. Guerra non è stupido, per usare un eufemismo. Candidarsi a sindaco di una città-spazzatura come questa e in assoluta assenza di prospettive politiche, intese e alleanze equivarrebbe a suicidarsi.

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