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Como, Zauli e Molinari: “Indignati dagli aumenti delle mense. Le promesse di Rapinese si sgretolano”

Fratelli d’Italia va all’attacco della giunta Rapinese dopo i rincari varati per le mense scolastiche. “Siamo indignati per la decisione del sindaco Rapinese di aumentare le quote della mensa scolastica per l’anno 2025/2026. Questo provvedimento, che rappresenta un vero e proprio colpo basso alle famiglie comasche, non può essere tollerato – si legge nella nota firmata dal segretario cittadino Sergio Zauli e dal presidente provinciale Stefano Molinari – In provincia di Como, gli appalti per la mensa scolastica si attestano generalmente tra i 5 e i 5,50 euro per pasto. È incomprensibile come il Comune di Como, con un volume di pasti superiore alla media, non riesca a negoziare tariffe più vantaggiose. Questo denota una chiara incapacità o, peggio, una mancanza di volontà da parte del sindaco Rapinese, il cui operato grava pesantemente sul portafogli dei cittadini”.

Le tariffe delle mense prima degli aumenti
Le tariffe con gli aumenti varati dalla giunta

“Diversi comuni limitrofi assumono una parte del costo della mensa per ridurre le tariffe, agevolando così “Diversi comuni limitrofi assumono una parte del costo della mensa per ridurre le tariffe, agevolando così le famiglie e sostenendo chi ha redditi più bassi. Questo gesto di solidarietà sociale non è nemmeno preso in considerazione dal sindaco Rapinese, che preferisce ignorare il benessere dei suoi cittadini per scaricare su di loro ogni onere – aggiungono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni – Le famiglie con un ISEE pari o superiore a 10.000 euro sono ora costrette a pagare una quota pasto che supera i costi sostenuti dal Comune stesso. Questa ingiustizia penalizza in modo particolare quelle famiglie che, pur avendo redditi modesti, devono affrontare costi aggiuntivi ingiustificati. Il Comune di Como ha chiaramente scelto di non sostenere una spesa sociale, che normalmente graverebbe sull’intera cittadinanza, preferendo invece tassare ulteriormente le famiglie che necessitano di questo servizio. Questo approccio colpisce non solo le famiglie abbienti, ma anche la classe media e persino quelle con un unico reddito basso. Famiglie con un ISEE di 10.000 euro rappresentano, infatti, una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile”.

Un altro capitolo riguarda la decisione della giunta di non rinnovare ai privati la concessione di Villa Geno: “Mentre mette ancora le mani nelle tasche delle famiglie, Rapinese rinuncia a 126.000 euro di affitti per Villa Geno, dovendosi inoltre sobbarcare i costi di gestione senza un chiaro piano di utilizzo. Fatti che mostrano il vero volto di Rapinese, denotando un approccio che è il medesimo utilizzato per gli asili, gli agricoltori del mercato annonario, i giostrai del Luna Park, le associazioni sportive e culturali. Fare il sindaco significa fare il bene della propria comunità. Ce lo insegna quello che conosciamo come probabilmente il più grande Sindaco della storia, Pericle, che circa 2500 anni fa nel celebre discorso agli ateniesi affermò che ‘ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buonsenso'”.

“È il buonsenso che dovrebbe guidare ogni singola azione di un primo cittadino, per una questione di giustezza e anche perché i cittadini lo misureranno sulla base delle azioni concrete e dell’atteggiamento: il tempo e i fatti stanno sgretolando tutti i suoi slogan di quando stava all’opposizione e tutte le sue belle promesse fatte in campagna elettorale – conclude la nota di FdI – Fratelli d’Italia chiede che questa decisione venga immediatamente rivalutata nelle commissioni consiliari. Non è accettabile continuare a gravare economicamente sulle famiglie, specialmente in un momento in cui il sostegno sociale è più necessario che mai. Invitiamo l’amministrazione comunale a rivedere questa decisione, cercando una soluzione più equa e sostenibile per tutte le famiglie comasche”.

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10 Commenti

  1. Che tristezza! Immensa tristezza ! Adesso tirano fuori anche Pericle . Fino a ieri era il nome del loro cane ?? Siamo seri : parliamo del 25/26 . Andate a vedere i “listini prezzi” di mense di altre città (e lo stesso già che ci siete fatelo anche per il costo dei parcheggi ) e fatevene una ragione . RAPI !! AVANTI COME UN RULLO ASFALTATORE !!!

  2. Rapinese… Vai spedito.. Questi fan solo chiacchiere da pollaio mentre quando erano loro al timone erano un disastro

  3. Certo che mischiare l’aumento delle tariffe della mensa con “la revoca ad un privato di un ristorante” . E per far capire quanto lo sceriffio dia fastidio : “L’obiettivo dichiarato dal sindaco è quello di tenere la villa nelle mani del Comune, rendendola nuovamente fruibile al pubblico – scrivono i consiglieri comunali dem Patrizia Lissi e Stefano Legnani ” .. In pratica si lamentano che vorrebbe riaprire una villa ai comaschi ! Adesso ci troviamo FdI e PD che lottano insieme!

    1. Riaprire la villa ai comaschi: benissimo (ma in che modo, di grazia?). Dunque i 125000 euro di affitto che entravano nelle casse comunali in realtà sono superflui, il Comune ne può fare a meno. Allora siamo ricchi!

  4. La destra ha appoggiato al ballottaggio un sindaco di destra e ora si lamenta che faccia la destra.

    Le critiche mosse sono sacrosante, ma nulla che non si potesse intravedere prima, sembra quasi che Rapinese sia disceso dal cielo il giorno prima delle elezioni.

    Tenetelo bene a mente, cari concittadini.

  5. Insomma..io con tre figli mi sono servito in comuni diversi tra asili e scuole e como è stato ed è il più conveniente. Non ho votato LVI..

  6. Ma Cip e Ciop sanno che consigli e commissioni sono una rarità? Forse i loro consiglieri dovrebbero informarli maggiormente ma è anche vero che uno sì dedica ai tour dei tombini e l’altro è latitante dall’aula, in particolare durante il periodo estivo

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