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Daspo e multe per accattonaggio, elemosina e venditori: Como, la mappa dei luoghi proibiti

Nella bozza del nuovo regolamento della Polizia locale di Como (servirà l’ok del consiglio comunale per l’attuazione e le eventuali modifiche) esiste una mappa precisa di vie, piazze, zone e parchi dove scatterà il Daspo urbano – l’allontanamento della città, con annessa sanzione da 100 a 300 euro, introdotto dal decreto Minniti – per chiunque eserciti attività di accattonaggio molesto, parcheggiatore o commercio abusivi, per coloro che compissero atti contrari alla decenza o si trovino in stato di ubriachezza.

L’indicazione dettagliata delle aree viene peraltro dopo la specificazione che anche l’impedire l’accessibilità e la libera fruizione dei luoghi con determinati atteggiamenti darà luogo a identici provvedimenti. Quegli atteggiamenti sono così definiti: “Attuare forme di accattonaggio molesto ed invasivo (pretestuosa richiesta di informazioni, esibizione di foto ritraenti persone malate o sofferenti, esposizione di cartelli con frasi volte ad impietosire, etc), tali da coartare l’autodeterminazione delle persone a compiere atti di liberalità”; e anche “richiedere elemosina mediante l’occupazione di suolo pubblico da parte di soggetti che, con criteri sistematici di rotazione, si collocano nei punti più redditizi (posizionando cartoni, esponendo cartelli ed animali etc) ed intralciano il passaggio dei pedoni a cui rivolgono richieste insistenti di oboli”.

Per quanto riguarda le zone, si tratta: dell’area definita turistico monumentale (il centro storico intero, ndr); ospedali, strutture sanitarie, cimiteri o nelle immediate vicinanze degli stessi; Piazzale Cacciatori delle Alpi-Viale Varese nel tratto compreso dall’ingresso dell’istituto scolastico Orsoline fino alla zona antistante la chiesa del Crocifisso, Viale Lecco nel tratto compreso dalla chiesa di Sant’Orsola agli scavi delle terme romane; i pressi della stazione della Funicolare di piazza De Gasperi; l’interno del mercato mercerie nel tratto compreso tra viale Varese, area antistante la Chiesa del Crocifisso a Via Cattaneo, area antistante Istituto Caio Plinio, da Viale Spallino, Istituto Magistrale Teresa Ciceri a via Battisti Scuola Canossiane; il Mercato coperto nel quadrilatero compreso tra le vie Mentana (area espositiva della Ex chiesa di San Francesco) via Giulini, via Sirtori (sede della scuola Castellini) e via Battisti Istituto Coreutico Musicale; presso tutti i giardini e parchi pubblici cittadini esterni all’area Turistico monumentale, Biblioteca comunale, Pinacoteca comunale, museo archeologico, museo Storico Garibaldi e ogni altro luogo di cultura all’interno della città murata.

A tutti questi punti, vanno aggiunti: “Stazione ferroviaria di Como San Giovanni, Albate-Camerlata e Albate (pensiline, sottopassaggi, portici, biglietterie, sale di aspetto etc) e nelle relative pertinenze (parcheggi, giardini, marciapiedi rampe di accesso etc); stazioni delle Ferrovie Nord Breccia-Grandate, Camerlata, Borghi e Lago (pensiline, sottopassaggi, portici, biglietterie, sale di aspetto etc) e nelle relative pertinenze (parcheggi, giardini, marciapiedi, rampe di accesso etc); Pontili e biglietterie a lago; Pensiline e fermate del trasporto pubblico locale.

Infine, per quanto riguarda gli artisti di strada, in centro l’attività e sempre vietata fatta salva la richiesta di autorizzazione (come già accaduto nei “famosi” episodi del pianista, ndr) e con l’indicazione di dover cambiare posto dopo un’ora e posizionandosi a non meno di 200 metri di distanza dal luogo precedente.

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