Il tono, quel 27 giugno 2023, fu stentoreo: “Tra 12 mesi devono essere saldamente incardinate Muggiò, la Ticosa e l’ex Stecav”. Così parlò il sindaco Alessandro Rapinese quasi 30 mesi fa. Da allora, come noto si potrebbe forse accogliere l’espressione “incardinate” per Muggiò e Ticosa, dove sono stati almeno pubblicamente illustrati i teorici progetti con profluvio di rendering, ma sul “saldamente” si può ancora discutere. A maggior ragione per l’ex Stecav, grossa area di spiazzi e capannoni in viale Innocenzo, alla sinistra della caserma della Polizia locale di Como, per cui la destinazione a maxi autosilo sembra invece sempre più lontana.
Lo si è ampiamente dedotto nell’ultimo consiglio comunale quando il consigliere del Pd, Stefano Legnani, ha chiesto conto del progetto dopo la “forte pubblicità, i sopralluoghi, le foto e altro” di inizio mandato che sembravano aver fatto del nuovo maxi posteggio nella zona uno dei punti principali dell’amministrazione. Come noto, quello slancio si è poi arenato.
“Eppure – ha aggiunto Legnani – il tema potrebbe tornare di grande attualità con il nuovo stadio, perché potrebbe essere sicuramente un luogo da valorizzare per incrementare l’offerta di posteggi a poche centinaia di metri dal Sinigaglia”.

La risposta di Rapinese? Un rilancio lungo, lunghissimo. “Quando saremo pronti lo saprà – si è limitato a replicare il sindaco – diciamo che sicuramente in questo momento le energie ora sono concentrate tutte sull’area Ticosa che è uno dei temi che determinerà anche le necessità più generali della sosta; così come tutte le dinamiche di gestione dal punto di vista del software che stiamo mettendo in pratica ci aiuteranno a capire. Sicuramente oggi tutte le energie sono rivolte alla finalizzazione della Ticosa, poi ci sono anche i partenariati pubblico-privato. E poi (riferendosi al Dup, ndr) la pianificazione è per il periodo 2026-2028, siamo nel 2025. E’ un’attività in corso”. Insomma, di tangibile, sul promesso parcheggio all’ex Stecav, sembra esserci poco al momento.
Ma quello non è stato l’unico progetto annunciato a più riprese dal primo cittadino su cui si è avuta la netta sensazione di tempo ben poco definiti. Altro caso, infatti, ha riguardato la riqualificazione di via Borgovico Vecchia con tanto di nuova Ztl e realizzazione di “spazi condivisi tra auto, pedoni e bici”. A chiedere lumi, in questo caso, è stata la consigliera Dem Eleonora Galli. Ma anche qui, i tempi sembrano piuttosto sfumati all’orizzonte.
“Siamo lì, nel senso, va bene, se volete già le risposte datemi il progetto vostro come lo volete voi. Gli uffici stanno lavorando, se volete un progetto, fatemelo. Noi abbiamo dettato la linea, è un documento unico di programmazione 2026-2028, siamo nel 2026, e già mi dite ‘cosa vuoi fare’. Hey”. Hey.