Sulla questione detriti al cimitero di Camerlata torna all’attacco il consigliere comunale Paolo Martinelli.
“Dopo quasi due anni la Giunta Landriscina ha solo recintato il tutto, limitandosi a oscurare la vergogna”.
Del tempo è passato, infatti, da quando il consigliere Martinelli e il capogruppo Alessandro Rapinese avevano segnalato la situazione drammatica in cui si trovava (e si trova tuttora) il campo santo: resti di bare, tombe e ossa a cielo aperto per oltre 40 metri di lunghezza al limite del cimitero.
45 metri di vergogna al cimitero di Camerlata. Video di Rapinese: “Bare come spazzatura”
Lo “spettacolo indecoroso” – come era stato definito dallo stesso Martinelli – è stato al centro di una mozione da parte della lista “Rapinese Sindaco”, approvata poi in Consiglio comunale a giugno 2018 e che avrebbe dovuto accelerare la rimozione dei detriti dal cimitero.
Ma da quanto riporta Martinelli e dalle immagini recentemente scattate presso il campo santo, poco o nulla sembra cambiato.
Sì trasversale alla mozione di Paolo Martinelli: via le macerie-scandalo dal cimitero
GALLERY-SFOGLIA
“Per ben tre volte è stato mandato deserto il bando per la gestione dei detriti al cimitero di Camerlata – commenta Paolo Martinelli – adesso è stato addirittura proposto un quarto bando, che io personalmente non avrei fatto. Spero che l’indirizzo di Giunta cambi, non diamo la colpa agli uffici ma cambiamo direzione. Chiedo più attenzione perchè il Comune deve fare il suo, non si possono lasciare depositati materiali nei cimiteri per così tanto tempo. L’assessore Pettignano dice di aver fatto il possibile, ma per certe situazioni non si può più aspettare”.
Dal canto suo, l’assessore Francesco Pettignano – nonostante vari tentativi di contatto telefonico – ha rinviato ogni commento.
La questione è stata riportata dal consigliere Martinelli anche durante l’ultimo consiglio comunale, con una richiesta diretta al sindaco Mario Landriscina. “Governare una città capoluogo significa tracciare una rotta – così Martinelli a Landriscina – lei ha affrontato tante situazioni ma ne ha messe da parte tante, troppe, altre di ordinaria amministrazione. Sento troppe lamentele dai cittadini, la città è carente e nulla ha una linea continua per arrivare all’obiettivo finale e dare qualcosa di finito, operativo, utile alla città di Como”.
Un commento
Mai ricevuto alcuna lamentela dai domiciliati.