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Dimissioni di Milo Casati, Rapinese: “Parlerà lui, non ha bisogno di badanti”. Il retroscena nella notte di consiglio

Si apre qualche piccolo spiraglio sulle (possibili) dimissioni del consigliere comunale della lista Rapinese Sindaco, Milo Casati, dall’assemblea cittadina. Nessuna conferma ufficiale né smentita, finora. Bisogna accontentarsi delle poche parole pronunciate sul caso da parte del sindaco stesso, nell’ambito dei vari botta e risposta sempre via Facebook sotto al post dell’articolo in cui ne abbiamo parlato.

Da un primo scambio sociale con un lettore che auspicava “che altri lo seguano, sarebbe un bene per la città! E farebbero una cosa giusta! Si rivaluterebbero!“, Rapinese ha dato una prima replica. Questo lo scambio specifico:

Rapinese: Lo seguano dove?
Replica: fuori dal suo partito!
Alessandro Rapinese: non mi sembra sia uscito dalla mia lista. O sbaglio? Comunque lei è uno dei 4 o 5 comaschi che vuole rivedere al governo i partiti. Le mancano così tanto?

Un ping pong da cui – siamo costretti alle interpretazioni, purtroppo – sembrerebbe quasi evincersi una conferma indiretta dello scenario dimissioni, con il primo cittadino intenzionato però a sottolineare che non riguarderebbero l’esperienza politica in sé nella lista ma quella più generale in consiglio comunale.

Nello sviluppo della discussione, abbiamo dunque ‘approfittato’ della presenza del primo cittadino tra i nostri commentatori, e abbiamo posto la domanda diretta: “E’ possibile avere da lei una parola di chiarezza sulle indiscrezioni relative a possibili dimissioni del consigliere Casati, già che riusciamo a parlarci almeno in questa forma?”.

La risposta è arrivata, anche se per ora non risolutiva, con lo scambio seguente:

Rapinese: io non volevo dimettermi. E non mi sono dimesso. Milo è uomo grande e vaccinato e non ha bisogno di badanti e/o portavoce.
ComoZero: chiedevamo soltanto un aiuto, immaginando che lei potesse dare le informazioni corrette.
Rapinese: non sono Milo Casati e Milo Casati è grande a sufficienza per poter, se gli va, rispondere a domande.

Dialogo formalmente ineccepibile, ma purtroppo non risolutivo della questione e delle domande ancora sospese (nel silenzio che per ora continua da parte dell’interessato, Milo Casati, persona perlatro notoriamente di cortesia e disponibilità rare, forse legittimamente alle prese anche con un travaglio personale).

Intanto, nella speranza che emerga spontamentamente un chiarimento ufficiale, va riportato anche un ulteriore piccolo retroscena della seduta di consiglio comunale del 22 dicembre. Pare infatti che, con discrezione, in una pausa dei lavori vi sia effettivamente stato un faccia a faccia riservato tra il consigliere e il sindaco, nell’ufficio del secondo. E che – riferiscono alcuni testimoni – l’espressione di Casati all’uscita dalla stanza fosse quello dei momenti di una certa gravità. Il tempo, o auspichiamo soprattutto le parole, sveleranno prima o poi la realtà dei fatti.

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