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Dopo la sfiducia di Rapinese, l’affondo di Svolta Civica: “Sindaco, faccia dimettere Galli”

Si fa pesantissimo il clima politico in Comune a Como attorno all’assessore all’Ambiente, Marco Galli, della lista “Insieme per Landriscina”.

La disfatta sulla bonifica della Ticosa e gli inciampi sulla piscina di Muggiò, in particolare, stanno spingendo diversi settori delle opposizioni a chiederne “la testa”.

Il primo – mettendolo assieme al sindaco – era stato il consigliere Alessandro Rapinese lunedì scorso in aula.

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Ora arriva la durissima presa di posizione della lista Svolta Civica.

“La vicenda del bando per la bonifica della Ticosa da rifare dal principio è solo l’ultimo episodio di un percorso costellato di inciampi, errori clamorosi, scelte contradditorie e totale inefficienza da parte dell’amministrazione in carica – scrivono in una nota Barbara Minghetti, Vittorio Nessi e Maurizio Traglio – Il sindaco si è affrettato ogni volta a scaricare la responsabilità dell’immobilismo che impregna la città sugli uffici, sulle leggi e sul funzionario di turno, mentre è evidente che spetta al primo cittadino farsi carico del buon funzionamento della macchina comunale. Sui temi più caldi e, nel contempo, più fallimentari del mandato amministrativo, il ruolo dell’assessore Marco Galli si pone, con tutta evidenza, a campione di questa inadeguatezza”.

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E ancora: “Basti pensare alle lunga ggini sul progetto dei Giardini a lago, al naufragio del progetto del palazzetto dello sport, alla chiusura della piscina olimpionica e, in ultimo, all’affaire Ticosa, per comprendere come su diun unico assessore si condensi buona parte delle magagne dell’amministrazione”.

“Di fronte a questa Waterloo, per usare una nostra metafora utilizzata in tempi non sospetti, il sindaco non può più fare finta di nulla e deve intervenire in prima persona nel chiedere all’assessore Galli un passo indietro attraverso dimissioni immediate, per il bene della città – conclude Svolta Civica – Non dovrebbero nemmeno servire mozioni di sfiducia (peraltro non vincolanti) contro Galli, mozioni che, però, in caso dell’ennesima dimostrazione di indifferenza di fronte a questa accorata richiesta, troverebbero, ovviamente, il nostro appoggio incondizionato”.

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Un commento

  1. Se lo sfascio di questa Amministrazione si risolvesse con le dimissioni di Galli, sarebbe troppo facile. Il Sindaco aveva detto che il ruolo principale di una buona Amministrazione è fare bene l’ordinario. Qui non ne azzeccano una per sbaglio né nell’ordinario né, tanto meno, nello straordinario. Abbiamo visto quel “mostricciattolo” giuridico del Regolamento. Ci siamo goduti lo spettacolo dello Splendido Assessore al Patrimonio: le giustificazioni sui tempi biblici della sistemazione del forno crematorio, la manutenzione delle attrezzature degli addetti al Cimitero (epica!) e per finire la “lectio magistralis” sull’inquinamento acustico delle segnalazioni per i non vedenti negli uffici dell’Anagrafe. E vogliamo ricordarci la ribalta nazionale sulle coperte del neo-Assessore al Decoro e sugli sfratti dagli alloggi popolari di quello precedente oppure la gestione del traffico con investimento in mondovisione del ciclista durante il Giro di Lombardia? Per non parlare delle liti, dei continui cambi di casacca e di tutto quel contorno di furbate da politicanti, uscite, rientri e critiche alla gestione delle segreterie dei partiti che fanno parte della maggioranza stessa. Insomma, sarebbe stato meglio che si fossero dimessi prima. Ormai è troppo tardi a un anno dalle elezioni. E poi, se lasciasse prima Galli, cambierebbe qualcosa?

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