In assoluto, ma particolarmente nell’ultimo anno, è stato abbastanza raro ascoltare in consiglio comunale a Como dibattiti tra maggioranza e opposizione che non scadessero in toni ferocemente polemici, spesso sopra le righe, non di rado con toni tra l’irridente e l’attacco avvelenato. Ieri sera, invece, in una giornata segnata dalla morte di Silvio Berlusconi, si è registrata una felice eccezione. E’ coincisa con il discorso, prima del minuto di silenzio dedicato dall’aula all’ex leader di Forza Italia, del consigliere del Pd Stefano Fanetti. Il quale, pur rivendicando di essere oggi e di essere sempre stato in passato dall’altro lato della barricata politica rispetto alle posizioni di Berlusconi e di Forza Italia, ha usato parole tra l’aneddotica e l’omaggio umano che hanno strappato più di un’approvazione a Palazzo Cernezzi. Di seguito, il discorso integrale pronunciato da Fanetti.
Mi unisco alle parole dei consiglieri Cantaluppi, Falanga e Molteni nel ricordo di Silvio Berlusconi.
A differenza loro e di qualche collega del centrodestra, io non ho di Berlusconi una conoscenza diretta. L’unica della mia famiglia che l’ha incontrato, in una gita scolastica alla stazione meteorologica di Linate, è stata mia mamma, la quale si è imbattuta nel Cavaliere che ha sfoggiato il meglio del suo repertorio con i ragazzini delle scuole medie che accompagnava. Quindi barzelletta, ricordo della prima fidanzatina lariana e ovviamente foto con gli studenti mentre mia mamma, da buona socialista, non credo avesse un sorriso così smagliante, ma insomma.
Al di là di questo tratto molto pop e molto umano, anche una persona come me, che è sempre stata dall’altra parte, non può non concordare sul fatto che Berlusconi abbia segnato un’epoca. Ero un ragazzino alle medie quando è sceso in campo, poi al Liceo Volta dove berlusconiani e antiberlusconiani erano facilmente distinguibili per il look fighetto o alternativo, e io ovviamente stavo con i secondi con i miei capelli meshati e il lucchetto al collo.
Un uomo sicuramente protagonista della storia politica, sportiva, imprenditoriale e televisiva del nostro Paese, che pur nel suo stile inconfondibile e un po’ divisivo non ha trasformato una più che legittima rivalità in uno scontro a prescindere, come dimostrano il suo afflato europeista e la partecipazione di Forza Italia a governi trasversali.
Inutile dilungarsi ancora, vorrei solo esprimere e nome mio e del mio gruppo le nostre più sentite condoglianze ai tanti militanti di Forza Italia e del centrodestra che generosamente si spendono sul territorio.
7 Commenti
“Il suo afflato europeista”?????
Ma Fanetti si ricorda quando al Parlamento Europeo il sig. Berlusconi delirava apostrofando chi non la pensava come lui come un turista della democrazia.
Se Fanetti ha visto in Berlusconi un convinto europeista non so quale concezione abbia Fanetti dell’UE, non certo quella di Spinelli, Adenauer e Monnet.
Che tristezza Fanetti e il PD.
Complimenti all’onestà intellettuale del Consigliere Fanetti.
Il suo intervento dimostra che ci possono essere divergenze nella visione della politica e della vita, ma non può mai mancare il rispetto dell’avversario.
Avversario, non nemico. Ricordatelo a qualcuno di Palazzo Cernezzi.
Bè Silvio ci ha messo ampiamente del suo nell’usare l’attacco personale come strategia politica.
Tutti a ricordare il “protagonista della storia politica, sportiva, imprenditoriale e televisiva del nostro Paese”, nessuno che ricordi che era anche un pregiudicato…
Il solito commento osceno non manca mai. Ma vi pagano ?
Ho detto forse qualcosa di non vero?
No semplice verità