Una pagina piuttosto imbarazzante segna le ultime 24 ore di cronaca in città.
Mentre società civile, associazionismo cattolico e partiti di centrosinistra si sono levati con voce unisona a difesa di Don Giusto della Valle, il centrodestra (amministrativo e partitico) si è trincerato dietro un silenzio incomprensibile.
Il sacerdote di Rebbio è stato attaccato dai militanti di Forza Nuova che, nella notte tra lunedì e martedì, hanno appeso uno striscione fuori dalla parrocchia. Nel mirino – sotto la scritta con gioco di parole “Don inGiusto si occupi di Chiesa, non di politica” – la presa di posizione del sacerdote all’incontro dello scorso 18 settembre, organizzato da Como Senza Frontiere.
In quella sede – dove parteciparono moltissimi altri rappresentanti della società civile e degli schieramenti politici per contestare la chiusura del centro migranti di via Regina – il prete invitò i presenti ad organizzare una forma di accoglienza spontanea, nel caso ricorrendo anche all’affitto di roulotte o a tende (qui il resoconto completo).
Ieri le attestazioni di stima e vicinanza oltre a ferme stigmatizzazioni dell’episodio: qui tutte le cronache.
La grande onda solidale dunque non ha visto la partecipazione del centrodestra cittadino.
Ma, come sempre fuori dal coro – in questo caso muto – canta la voce dell’ex assessore alla Cultura, forzista irriducibile, berlusconiano di ferro, Sergio Gaddi.
“Quella di Forza Nuova – dice – mi pare più che un’azione dimostrativa, un’azione pubblicitaria. Parliamo però di un atto dalla portata intimidatoria inaccettabile. Il centrodestra, per propria natura, è solidale, che non significa buonista ma il centrodestra serio non se la prende, piuttosto difende, chi spende la propria vita direttamente in favore di chi ha bisogno. Don Giusto è un sacerdote, è parte intrinseca della sua natura aiutare gli ultimi. Sindacare sui sacerdoti è inaudito, inimmaginabile, la Chiesa non si tocca mai qualunque cosa faccia, a prescindere”.
Conosce Don Giusto?
Non personalmente, conoscevo personalmente Don Renzo Beretta (parroco di Ponte Chiasso, ucciso da un migrante cui prestava aiuto, Ndr). Si tratta di figure vere che portano quanto fanno sulla propria pelle, dentro la carne. Di fronte alla verità del gesto cade ogni discussione. Chi aiuta realmente il prossimo ha sempre ragione
Intanto il centrodestra cittadino non parla
Il centrodestra non brilla per niente a Como. E’ un silenzio che non mi stupisce, problemi loro io parlo
E cosa dice?
Che tacere significa essere complici di Forza Nuova che nulla c’entra col centrodestra. Questa volta anziché un’occasione per tacere si è persa una buona occasione per parlare
Anche il sindaco Landriscina (pur sollecitato) non è intervenuto
I temi sociali sono il nervo scoperto di questa ammnistrazione, è bene che il sindaco prima o poi si occupi delle questioni. Non si scappa
Sul fronte migranti lei si è espresso in più occasioni in direzione contraria all’amministrazione. L’ultima in ordine di tempo pochi giorni fa (qui) per contestare la chiusura del centro migranti
Un conto è una seria analisi delle politiche migratorie, che non significa frontiere aperte, altra cosa prendersela con quattro disperati. E’ vigliacco. Per esempio ho trovato disgustosa e inutile l’eliminazione delle panchine a San Rocco (voluta dal vicesindaco, Alessanda Locatelli Ndr)