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Ecco il contratto per la social media manager di Polizia locale e Protezione civile, i due regni della Zarina

E dunque, dopo polemiche e volantini, ecco tutti i dati relativi all’incarico diretto dato dal Comune di Como a Laura Binda per curare l’immagine pubblica, soprattutto via social network, del Gruppo comunale di Protezione civile e della Polizia locale. In pratica, i due “regni” dell’assessore Elena Negretti, a cui fanno capo i settori, e soltanto quelli. L’amministrazione nel suo complesso, infatti, non è presente sui social e continuerà a non esserlo, a quanto pare.

L’intento di Palazzo Cernezzi? “Migliorare la comunicazione con i cittadini e la collettività in generale al fine di realizzare un sistema di comunicazione istituzionale che diffonda le iniziative e i programmi messi in campo così da promuovere anche la propria immagine”, anche perché “il Corpo di Polizia Locale riconosce ai social media una particolare importanza al fine di costruire un sistema in grado di rafforzare la capacità attrattiva del territorio mantenendo un costante contatto con i cittadini”.

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Per raggiungere gli obiettivi, in Comune e al Comando è stato anche tenuto in conto che “da studi specifici si è rilevato che quasi tutti gli utenti del web possono essere raggiunti via social media: il 94% dei digital consumers tra i 16 e i 64 anni ha infatti affermato di possedere un account su almeno una piattaforma social; i social network come Facebook, Instagram e Twitter rappresentano attualmente una vetrina importante per “farsi conoscere” e promuovere le proprie attività, considerando sia il fatto che è possibile accedere alle informazioni che si trovano su queste piattaforme in tempo reale ricevendo feedback pressoché immediati, sia il fatto che le stesse vengono sempre più veicolate dai passaparola che si generano sui social”.

Non solo: “Attraverso i social è possibile aumentare la propria visibilità comunicando con segmenti e fasce di pubblico che altrimenti sarebbe difficile raggiungere, indirizzando contenuti mirati a seconda del target di utenti che si vuole coinvolgere”.

Ne consegue, dunque che – secondo il Comune – “l’ottimizzazione della gestione della comunicazione dell’Ente attraverso la realizzazione di un progetto di attivazione dell’identità social del Corpo di Polizia Locale di Como e del Gruppo di Protezione Civile è raggiungibile solo affidandosi all’esperienza di professionisti che già operano nel campo delle attività editoriali”.

Insomma, per tutte queste ragioni – e sfruttando la possibilità di un affidamento diretto di incarico per somme inferiori a 40mila euro – ecco l’incarico a Laura Binda “per l’attivazione e gestione dell’identità social e del Corpo di Polizia Locale di Como e del Gruppo Comunale di Protezione Civile”.

L’incarico, comprende i seguenti aspetti:
– collaborare direttamente con l’Assessore alla Polizia Locale ed alla Protezione Civile e con il Comandante la Polizia Locale per l’individuazione delle notizie più rilevanti per la cittadinanza,
– provvedere alla realizzazione di apposite infografiche;
collaborare con l’ufficio comunicazione per ottimizzare l’utilizzo degli strumenti già in uso (per la divulgazione delle notizie);
– provvedere alla gestione dei social Facebook, Instagram e Twitter per la divulgazione delle sole notizie istituzionali al fine di garantire una miglior gestione della comunicazione dell’Ente, come indicato nell’allegato “Capitolato speciale d’appalto”.

Cifra complessiva per le casse comunali, 6mila e 240 euro.

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8 Commenti

  1. L”addetta Stampa, giornalista c’e” da 4 anni, pagata come un funzionario, l’incarico l’ha dato Landriscina ma evidentemente non si fidano.

  2. Non vedo tanto scandalo. Anche la nostra Polizia locale ha bisogno di un’esperta di Web e di Social che confezioni degli standard di immagine e di comunicazione in Rete appropriati al Corpo. Quello che invece mi lascia perplesso è l’utilità di avere una figura dedicata a mezzo servizio per la Polizia Locale e non un ufficio con professionisti a tempo pieno dedicato a supportare la comunicazione in Rete di tutti gli Uffici comunali compresa la Polizia Locale. E se ci dovesse già essere, perché non hanno incaricato loro? Mah…..

  3. Ritengo sarebbe più utile alla città vedere le pattuglie dei vigili SEMPRE nelle strade e nelle piazze.
    I post sui “social” sono in questo caso un costo e servono solo per curare l’immagine dell’assessore e le sue ambizioni.

  4. Per “promuovere anche la propria immagine”, consiglio al Corpo il metodo più semplice e ortodosso: farsi vedere sulle strade, a piedi, pattugliando seriamente le strade della città, sempre più simili a una babele dove tutto è concesso.

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