L’impatto è stato brusco: “Io? Non avevo nessun appuntamento dal notaio. Ecco l’agenda”. Poi, però “la zarina” – qui l’origine del soprannome – si addolcisce e concede la prima intervista veramente politica di tutta la storia della lista civica che ha contribuito a fondare, “Insieme per Mario Landriscina”.
Non poteva essere che lei, Elena Negretti, a segnare un prima e un dopo nell’esistenza del gruppo che oggi esprime in consiglio comunale 4 rappresentanti (il capogruppo Franco Brenna oltre a Elena Maspero, Davide Gervasoni e Sabrina Del Prete; qualche mese fa traslocarono invece in Fratelli d’Italia Sergio De Santis e Matteo Ferretti).
“Io potentissima? Ma non è vero – ribatte subito con un sorriso – So che si dice questa cosa, ma davvero non è così. Non ho brame di potere”. Eppure la sensazione è che Negretti, talvolta, sia il vero deus ex machina della giunta e, di riflesso, di gran parte dell’amministrazione.
“Magari fosse così – ribatte – Sa quante volte mi ascolta il sindaco? Poche, pochissime. E’ una lotta continua e per il resto mi occupo delle mie deleghe, delle mie competenze. E garantisco che già soltanto quelle occupano tutto il tempo possibile e immaginabile. Anzi ne tolgono anche alla vita privata”.
Premesse a parte, si arriva al punto. “Insieme” cambia pelle.
“Sì, questo è vero – conferma – Ne parlavamo da tempo dell’esigenza di strutturarci meglio, in maniera più chiara e organizzata. Anche il sindaco ha affrontato il tema in passato e la questione è seguita in gran parte dalla bravissima Anna Scarrone. D’altronde la stragrande maggioranza di chi ha aderito alla lista civica non aveva davvero alcuna esperienza politica e tantomeno nell’amministrazione. Serviva un passaggio diverso, un salto”.
Quel passaggio diverso sarà dunque la costituzione in associazione, con tanto di “capo politico” – come si direbbe in casa Cinque Stelle, ma solo per fare un esempio -, organizzazione e nuovo statuto.
“Sarà un modo per non sentirci più, come è capitato in alcune occasioni, come delle pecorelle smarrite – dice Negretti con una battuta – E anche i consiglieri comunali potranno essere più partecipi delle decisioni e della vita stessa della lista. Questo, però, non significa diventare uno dei tanti partitini politici, deve essere chiaro: al contrario, ci organizziamo per essere più concreti e incisivi ma senza assolutamente perdere lo spirito civico e di servizio con cui siamo nati. Gli scontenti (risponde ai presunti malumori di Davide Gervasoni, ndr)? Questo cambiamento è per venire incontro alle richieste di tutti”.
Poi, un passaggio di peso. “Ci sono tante questioni complesse in un Comune – dice l’assessore al Personale – Pensiamo ad esempio alla questione delle società partecipate, delle nomine. Presentarci in maniera più strutturat ai tavoli politici dove finora non siamo stati presenti o lo stiamo stati poco ci consentirà di avere maggiore voce in capitolo, di poter legittimamente esprimere punti di vista e posizioni con un peso e una visibilità maggiori e più efficaci”.
Ma chi sarà il volto e la voce della lista civica corazzata? “Non è ancora definito”. La sensazione, però, è che se non sarà Marco Galli toccherà a lei.