Mancano due anni pressoché esatti alle prossime elezioni comunali a Como, ma i movimenti politici sono già iniziati ampiamente. Tanto che – in una quieta serata di partito, cioè l’Assemblea dei militanti della Lega in provincia di Como – è arrivato il primo squillo di un big del partito.
Quando il microfono è passato al deputato lariano Eugenio Zoffili, storicamente una delle figure più vicine al segretario Matteo Salvini – è arrivata una frase in sé semplice ma che, oltre a indicare l’accensione dei motori verso la disfida del 2027 per Palazzo Cernezzi, sembra segnare una discontinuità netta rispetto al sindaco del capoluogo Alessandro Rapinese.
Peraltro, lo stesso Zoffili ha tenuto a diffondere sui social il suo punto di vista. Segno, forse, che il messaggio è bene che circoli.
“Domenica a Cadorago per l’Assemblea dei Militanti della Lega Lombarda Salvini Premier della provincia di Como – ha spiegato il deputato leghista – Un’occasione preziosa per confrontarci sul lavoro fatto e sui progetti futuri per il nostro territorio, con la forza e la passione delle donne e degli uomini della Lega, sempre tra la gente e attivi a tutti i livelli”.
Poi ecco il guanto di sfida lanciato a Rapinese: “Tra le sfide che ci attendono, una su tutte: tornare nel 2027, con il centrodestra e una Lega protagonista, alla guida del Comune di Como. Nel mio intervento ho rimarcato quanto il nostro capoluogo merita un sindaco e una giunta all’altezza della serie A, capace di rilanciare Como come merita”.