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Elezioni europee provincia di Como: domina Fratelli d’Italia, il Pd batte la Lega. Fermi sesto nel collegio

Meloni dominante e Lega battuta anche da Elly Schlein (con il Pd che però tallona da vicino FdI a Como città): sono questi i dati che balzano subito all’occhio in provincia di Como a scrutini terminati delle elezioni europee. Difficile l’elezione di Alessandro Fermi per la Lega. Qui l’affluenza.

Elezioni europee, i risultati a Como e provincia

Fratelli d’Italia domina le elezioni europee in provincia di Como. Con il 32,70% infatti il partito di Giorgia Meloni è larghissimamente il primo nel Comasco. Segue – ma molto a distanza – il Partito Democratico che ha conquistato il secondo posto con il 18.02% battendo anche la Lega al 17.96%. Il partito di Salvini evidentemente non ha ‘incassato’ un effetto Vannacci tale da cambiare gli equilibri (o, se lo ha incassato, è più servito mascherare un risultato potenzialmente peggiore). Forza Italia coglie un buon 9.64% che la colloca dietro al partito Salvini, battuto invece sul piano nazionale.

Conferma l’ottimo dato nazionale invece l’Alleanza Verdi Sinistra che sul Lario coglie un rotondo 6,05 superando anche il Movimento Cinque Stelle che in provincia di Como si conferma debolissimo con il 5.28%.

La mini battaglia al centro vede Azione (3.92%) battere il movimento di Renzi e Bonino, Stati Uniti d’Europa, fermo al 3.49. Seguono a chiudere Pace Terra e Dignità di Michele Santoro all’1.7 e poi Libertà allo 0.65, Alternativa Popolare allo 0,3 e Rassemblement Valdotain allo 0.21.

I risultati delle elezioni europee a Como città

Ma ora vediamo i risultati a Como città: FdI con il 26.62% resta quasi 6 punti indietro rispetto al dato provinciale e – pur mantenendo agilmente un’ottima percentuale e il primato – si conferma storicamente più debole nel capoluogo. Capoluogo dove invece il Partito Democratico si conferma molto forte arrivando secondo a meno di due punti di distacco da Meloni, con un ottimo 24.69%. Male a Como città la Lega, ben 7 punti percentuali sotto il dato provinciale e ferma all’11.28%. Forza Italia è a un paio di punti sotto: con il 9.24% che sostanzialmente conferma il dato territoriale.

Ancora una volta ottimo il risultato di Alleanza Verdi Sinistra con un rotondo 8.44%. Malissimo i Cinque Stelle fermi al 5.61% con Azione di Carlo Calenda praticamente attaccato con il 5.30 e gli Stati Uniti d’Europa di Calenda e Bonino al 5.09.
Chiudono Pace Terra e Dignità di Santoro con il 2.64%, Libertà con lo 0.64%, Alternativa popolare di Bandecchi allo 0.26% e Rassemblement Valdotain con lo 0.21.

Preferenze: Fermi batte Vannacci a Como ma è solo sesto nel collegio

Sul piano delle preferenze, la partita comasca che contava era una sola, ossia la corsa del comasco Alessandro Fermi per la Lega. Ebbene in provincia di Como l’assessore all’Università di Regione Lombardia ha preso ben 13.498 preferenze, poche in meno dell’ultima tornata regionale. Battuto anche il generale Vannacci fermo a 8.522, così come dietro si piazzano anche Silvia Sardone con 3.417, Isabella Tovaglieri con 2.127 e Angelo Ciocca con 1.665.

A livello di collegio Nord Ovest, però, le cose cambiano decisamente: Fermi è solo sesto con 19.360 preferenze totali. Dalla Lega nel resto della Lombardia, dal Piemonte, dalla Val d’Aosta e dalla Liguria sono arrivati 6mila voti ma l’elezione – in attesa di numeri definitivi e ripartizione seggi – pare impossibile sotto ogni profilo pure tenendo conto che Vannacci potrebbe optare per l’elezione altrove, visto che era candidato ovunque. Primo della Lega nel collegio Nord Ovest si è piazzato Roberto Vannacci con 172.791 preferenze, poi a seguire: Silvia Sardone con 66.616, Isabella Tovaglieri con 37.414, Angelo Ciocca con 36.494, Francesco Bruzzone con 23.746 e appunto Fermi con 19.360. Con Fermi non eletto, Como non avrà alcun europarlamentare.

 

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11 Commenti

  1. Nota alla redazione: Stati Uniti d’Europa è di RENZI e Bonino, non CALENDA e Bonino. Come lapsus non è male…

  2. In queste elezioni ci sono due dati favolevoli e due sfavorevoli. I due favorevoli sono che FdI ha tenuto bene e l’altro è la scomparsa o quasi del M5S. I due sfavorevoli sono la tenuta, anche se precaria del PD ma soprattutto il partito “AVS” che ha portato in politica forse una “potenziale criminale” ma sicuramente una inadeguata al compito richiesto. Questo dimostra che ancora troppi Italiani sono succubi del “gregge politico” e si fanno prendere in giro dal “cane pastore” che le porta la macello.

    1. In queste elezioni ci sono alcuni dati favorevoli e alcuni sfavorevoli. Tra i primi l’ottima tenuta del PD, il risultato di Cecilia Strada, l’avanzamento di AVS, che ha strappato dalle carceri ungheresi Ilaria Salis, che ora può dimostrare se valeva la pena davvero puntare su di lei. Tra le notizie positive c’è anche l’ulteriore frenata della Lega di Salvini, nonostante il “coniglio estratto dal cappello” Vannacci. Tra le notizie negative c’è ovviamente la tenuta di FdI, nonostante le ripetute prove di palese incapacità; questo dimostra che ancora troppi italiani sono succubi del “gregge politico”, e si fanno prendere in giro dal “cane pastore! che le porta al macello.

    2. Non avete letto con attenzione: ha scritto “favolevoli”, quindi sta raccontando una favola, è inutile contraddirlo, favole e fiabe sono sempre giuste, per definizione! 😉

  3. Ma Lega cosa pretendeva, fare pagare la Milano Meda, cementificare la zona Monza Lissone Vimercate con un autostrada che passerà s 2 metri dalle case e con espropri anche di aziende agricole , il balzello , anticostituzionale, della sanità nei confronti dei frontalieri, presentare in lista persone che dite trasformisti è un complimento, uno era di AN poi passato a Forza Italia e quando Berlusconi stava morendo passato nelle file della Lega di cui aveva sempre parlato male. I veri leghisti sono quelli ancorati alle Lega Nord non certo gli scappati di casa della Lega Salvini.

  4. L’ipotesi che Como non abbia alcun europarlamentare mi sconvolge. L’Europa ha bisogno di unirsi politicamente e strategicamente, deve investire centinaia di miliardi per non farsi schiacciare economicamente dai grandi, vecchi e nuovi. E’ rimasta indietro su tutto, si è anche “svagata”. Ma hanno vinto quelli che invece proclamano il primato del proprio orticello nazionale, e mo’ vediamo…. La pacchia è finita? specialmente per noi, perché altrove hanno vinto quelli che sfilavano con il cartello “non un soldo agli italiani”. E stiamo qui a vedere se i nostri europarlamentari sono di COMO o di Abbiategrasso? Di cosa dovremmo discutere, in Europa, del San Primo o dei gabinetti in piazza Cavour?

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