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Regionali, in Fratelli d’Italia c’è anche Stefano Molinari. Ma uno tra lui, Butti e Tufano non sarà in lista

Clamorosa novità in una delle partite politiche più calde in vista delle prossime regionali (presumibilmente entro metà febbraio 2023). Questa mattina, infatti, è scattata la raccolta ufficiale delle candidatura per il Pirellone di Fratelli d’Italia.

E in campo – pare decisamente a sorpresa – è sceso direttamente il coordinatore provinciale del partito, Stefano Molinari, che ha annunciato formalmente l’intenzione di correre per un seggio a Milano. Una scossa inattesa, per molti versi, e certamente non nota alla vigilia nemmeno alla buona parte degli altri potenziali candidati. Va detto, però, che dopo essere stato a lungo in predicato per diventare il candidato sindaco del centrodestra a Como (frenato soprattutto dal gelo della Lega) e dopo la delusione alle ultime Politiche (a causa dei nomi paracadutati nel collegio di competenza), le regionali suonano uno spartito diverso: non conta il posto in lista ma la capacità del singolo candidato di prendere le preferenze personali. E forte dell’apprezzamento interno a FdI che la sua guida del partito riscuote sul territorio, Molinari evidentemente ha visto nella sfida in arrivo il terreno giusto per misurarsi direttamente, senza il rischio di intralci esterni.

Di sicuro, però, c’è anche un altro lato della medaglia: Molinari, con il peso del nome e della storia all’interno del partito comasco di Giorgia Meloni, sarebbe la terza espressione in lista di Como città (su sei posti totali). Gli altri due, infatti, sono quelli dell’ex assessore al Commercio e all’Urbanistica durante la Giunta Landriscina, Marco Butti, e dell’attale consigliere comunale meloniano Tony Tufano. Entrambi, a quanto risulta, hanno confermato l’intenzione di candidarsi per il Pirellone, dunque è del tutto evidente che – per equilibri interni e forse ancor più territoriali – almeno uno dei “magnifici tre” dovrà rinunciare (o sarà costretto a rinunciare dopo gli imminenti passaggi – con relative decisioni – anche regionali per la composizione delle liste, la cui forma definitiva è attesa largamente prima di Natale).

Insomma, un “triello-thrilling” quello interno a Fratelli d’Italia, che quasi certamente lascerà sul campo almeno un nome illustre (e difficilmente sarà quello del coordinatore).

Per quanto riguarda le altre quattro candidature (dando dunque già per buono che i nomi di Como città saranno soltanto due), diciotto i nomi che hanno dato disponibilità. Ma quelli che sembrano avere più chances sembrano quelli di Edgardo Arosio per il Canturino, di una tra il sindaco di Argegno Anna Dotti e l’ex sindaco di Tremezzina Claudia Lingeri per l’area lago, del sindaco di Rovellasca Sergio Zauli. Potenzialmente forte sembrava anche il nome di Claudio Ghislanzoni per l’Erbese, ma la presenza di Molinari potrebbe convincerlo a desistere proprio per appoggiare il coordinatore. Fenomeno, questo, che potrebbe anche non essere isolato in provincia, se il partito decidesse di puntare forte su Molinari.

Tra gli altri nomi (con decisamente meno chances almeno di elezione, se non di ingresso in lista) oggi si sono sentiti quelli di Sheila Beltrami, Francesco Pettignano (che avrebbe poi rinunciato), di Emilio Cornelio, di Andrea Matteri, del sindaco Oscar Gandola e di Alessandro Nardone.

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