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Fratelli d’Italia, mano tesa a sindaco e alleati (almeno per 9 mesi): “Noi leali, onoriamo i patti. Dopo si vedrà”

Critici, pronti a tirare le debite conclusioni a fine mandato ma anche fedeli fino alla fine al sindaco e all’alleanza. Fratelli d’Italia, tramite un intervento quanto mai netto del consigliere Sergio De Santis, sgombra il campo da dubbi e punzecchiature e rinsalda il sostegno (ancorché non entusiasta, questo pare abbastanza conclamato) a Mario Landriscina e alla coalizione che governa Como dal 2017. Fino a fine mandato, insomma, non c’è da attendersi alcuna sorpresa.

“Siccome mancano persone capaci di mandare a casa questa giunta e questa maggioranza – ha premesso De Santis – queste stesse cercano chi lo faccia per loro e lo cercano in Fratelli d’Italia. Noi siamo un partito identitario che ha nel dna alcuni temi fondamentali: sicurezza dei cittadini, tutela dell’ambiente, aiuto a chi produce ricchezza e a chi vive la grave marginalità”.

“Questi temi – ha proseguto l’esponente meloniano – si sono tramutati in un grande lavoro di delibere, mozioni, ordini del giorno e interventi anche critici, sicuramente critici, ma non fatti alle spalle o in segreto bensì pubblicamente e nelle sedi previste”.

“Ma siamo anche coerenti e leali – ha concluso tendendo la mano a sindaco e alleati – e gli accordi con gli altri partiti vanno onorati fino in fondo assicurando il governo della città sino alla fine del mandato. Di sicuro non ci facciamo dettare l’agenda dal primo che si sveglia la mattina e altrettanto sicuramente, alla fine di questa esperienza, chi di dovere farà le proprie valutazioni su cosa e stato fatto e su cosa non è stato fatto e si tireranno le debite conclusioni”.

Insomma, appoggio per i prossimi nove mesi sicuro. Il dopo è ancora tutto da valutare, in casa Fratelli d’Italia.

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2 Commenti

  1. Prima di cercare di comprendere quello che si è detto e come lo si è detto, è necessario comprendere perché lo si è detto e soprattutto perché lo si è detto proprio ora. Dichiarare una sorta di tregua per i nove mesi che rimangono alla fine del mandato equivale ad ammettere che di una tregua c’era bisogno; dichiarare con slancio romantico la propria lealtà significa che qualche ragionevole dubbio sull’ambiguità di certi comportamenti, era ed è legittimo.
    La sfiducia a una maggioranza in democrazia la può dare solo chi di questa maggioranza ne fa parte. Il messaggio del Consigliere De Santis è, quindi, rivolto ai suoi alleati. Ma chi vorrebbe mandare a casa (che espressione orribile!) questa maggioranza se non Fratelli d’Italia? Forza Italia è consapevole, anche se non lo ammetteranno mai, che alle prossime elezioni la loro dote di voti prenderà altre destinazioni e loro saranno la Cenerentola della coalizione di centro destra. La Lega è in una posizione privilegiata. Non ha a Como grandi personalità ma dirige dietro le quinte. È una sorta di puparo al teatro dei pupi: guida ma le mazzate le prendono altri. L’unica che avrebbe interesse a smarcarsi da questa Amministrazione è Fratelli d’Italia: essere stata coprotagonista di questo sfascio, gli farebbe perdere il vantaggio elettorale che i sondaggi le attribuiscono a livello nazionale. Allora, mette le mani avanti sul dopo Landriscina ma quale sarebbe il vantaggio se è consapevole di non poter vincere le elezioni da sola? Perché questi distinguo se non potrà mai presentarsi, a differenza di Forza Italia, in una coalizione che non sia quella di centrodestra? Vogliono essere loro quelli che sceglieranno il Sindaco e la Giunta? Mah… Considerando che fino ad oggi hanno manifestato solo un grande interesse nell’associazione dei nomi alle poltrone, non è da escludere. In ogni modo la città non ha bisogno di giochetti di palazzo, non ha bisogno di salvatori della patria o di ragazzini in cerca d’autore ma ha un assoluto bisogno di idee e programmi. Queste purtroppo non si vedono ancora né a destra né, ahimè, a sinistra.

  2. un piede dentro, un piede fuori.. un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Assumersi responsabilità mai. Cosa vuol dire: valuteremo? Loro sono dentro fino al collo

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