Uno spettro si aggira sul rimpasto di giunta a Como (che dovrebbe definirsi o saltare del tutto entro sabato prossimo, pare). Quello spettro è uno schema nuovo emerso – come suggestione – in alcuni settori del centrodestra, almeno a livello di ipotesi accademica: azzeramento totale dei tecnici (Elena “Zarina” Negretti esclusa, ovviamente: noblesse oblige) e rimpolpamento clamorosamente politico della squadra di Mario Landriscina.
Che cosa significherebbe questo eventuale tsunami in termini di nomi e numeri? Facilissimo: fuori dall’esecutivo di Palazzo Cernezzi tutti i civici-non politici. Ovvero Marco Galli di “Insieme per Landriscina”, Angela Corengia proveniente dalla società civile e scelta dal sindaco quando lasciò Alessandra Locatelli, e infine Carola Gentilini “nativa” del Museo del Ghisallo, senza partito ufficiale, ma di area genericamente vicina a Forza Italia. A questi tre, per il cambiamento complessivo di 4 caselle, si dovrebbe ovviamente sommare il fresco addio già avvenuto di Vincenzo Bella, anch’egli scelto nel 2017 direttamente dal primo cittadino.
Al loro posto? Due assessori per Forza Italia (si vocifera di un nome storico, Pierangelo Gervasoni, mentre sulla donna l’unico nome, senza eccessive conferme, resta per ora quello di Roberta Di Febo), uno per Fratelli d’Italia (non Stefano Molinari) e uno anche per la Lega (non Alessandra Locatelli, pare). In sostanza: tre assessori Lega, tre FdI, due Forza Italia, uno per la civica del sindaco. Un vero e proprio shock, dunque, per la giunta di centrodestra, che di fatto, in questo caso, rinnegherebbe pressoché totalmente la scelta originaria di puntare sui tecnici per rinsaldare invece un patto politico di ferro tra i partiti storici.
Accadrà davvero? Molto difficile, in realtà. Più probabile che la base delle ultime trattative punti su uno schema più “tranquillo: cioè addio a Carola Gentilini, con Forza Italia destinata a colmare con due nomi propri – rispettosi degli equilibri di genere – il suo vuoto e quello già lasciato da Vincenzo Bella. Terza variabile possibile e delle ultime ore: Marco Galli, in rotta di collisione estrema almeno con Fratelli d’Italia, ma in questo quadro destinato a essere eventualmente sostituito da un altro nome di stretta fiducia del sindaco Mario Landriscina (Franco Brenna?), per non alterare ulteriormente gli equilibri.
C’è poi un ultimo caso possibile, naturalmente: ossia che alla fine Forza Italia non rientri per nulla in giunta (d’altronde il partito non è affatto così compatto dietro questa scelta). In quel caso, però, la vita del mandato entrerebbe in una fase finale che potrebbe riservare una sorpresa e uno scossone al giorno. Per quanto tempo, non si sa.