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Graziani: “Di notte lungolago aperto verso piazza Matteotti. Viale Lecco: posti lungo la ferrovia, basta spina di pesce”

Potrà piacere o meno, ed essere votato o meno, ma il candidato sindaco di “Verde è Popolare”, Vincenzo Graziani, un jolly oggettivamente ce l’ha: è stato comandante della Polizia locale di Como per tantissimi anni e la viabilità della città l’ha conosciuta a fondo. Ora sta preparando un pacchetto complessivo di misure da applicare in caso di elezione ma alcune potenzialmente semplici le annuncia.

“Tengo a precisare subito però che ogni idea sarà poi calata in un piano generale per rivedere la viabilità e il girone stesso della città – premette Graziani – Il progetto complessivo è in fase di ultimazione e poi daremo il quadro. Intanto, però, qualcosa di semplice attuazione l’abbiamo ragionato”. Il primo provvedimento, da intendersi almeno inizialmente solo per le ore serali/notturne, riguarda il lungolago.

“Oggi chi arriva da Cernobbio o da viale Rosselli ed è diretto verso piazza Matteotti, verso la Lariana o anche verso la stessa zona di piazza del Popolo, deve percorrere l’intero girone, con tutto quello che ne consegue: allungamento dei tempi, più inquinamento e rumore nelle zone residenziali. La mia proposta, allora, è che almeno di sera, quando il traffico è minimo, si potrebbe aprire la corsia preferenziale del lungolago e permettere ai veicoli di proseguire dritti verso piazza Matteotti e per le direttrici che da lì partono o proseguono. Si eviterebbe così di far fare un giro inutile attorno alla città, senza intralciare il traffico”.

Altra proposta riguarda un netto cambio dei tempi semaforici della città con l’ausilo della tecnologia: “Tramite sensori è assolutamente possibile oggi calibrare la durata del rosso o del verde in base al traffico reale e non con tempi prestabiliti. E’ assurdo che i semafori abbiano la stessa lunghezza sempre, quando alla mattina il traffico è soprattutto in entrata mentre la sera in uscita. Con il controllo tecnologico della auto in sosta al semaforo in tempo reale, si può sicuramente calibare il rosso e il verde sulla situazione in atto, con grande vantaggio per la circolazione”.

Infine, un ritocco sostanzioso riguarderebbe anche l’assetto dei posteggi blu oggi in viale Lecco.

“Il disegno a spina di pesce sottrae molto spazio e crea intoppi e ingorghi ogni volta che qualcuno esce dallo stallo e un’altra auto attende di entrarvi – dice Graziani – Dunque l’idea è di ridisegnare quei posteggi in maniera lineare, senza più spina di pesce. Si allargherebbe il calibro stradale, le manovre sarebbero più agevoli e il traffico subirebbe meno stop continui durante le manovre”.

Sul fatto che inevitabilmente il ridisegno delle strisce parallele alla ferrovia farebbe saltare qualche posteggio, Graziani afferma che “abbiamo calcolato anche questo, ma posso garantire che sappiamo già dove recuperare quegli spazi. Appena avremo numeri esatti li comunicherò, ma non è una questione sottovalutata”.

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11 Commenti

  1. Leggo tutti commenti ovviamente di avversari politici. Vi ricordo che quando Graziani era il comandante tutto questo problema del traffico non esisteva. Io che sono di Como vedo la differenza…da quando è andato in pensione non si riesce più a muoversi.

  2. E quando era comandante, per diversi anni, perché non ha mai avanzato la proposta di un solo cambiamento? E comunque fare la manovra per entrare in un parcheggio orizzontale non è affatto più agevole rispetto a quello a spina di pesce….

  3. Sicuramente siamo in attesa di qualche buona idea da anni e la situazione traffico sta peggiorando sempre più quindi qualcuno che conosce la materia ben venga

  4. 1. Sui tempi semaforici, si potrebbe iniziare da questioni semplici, come completare l’onda verde nel girone (viale Varese, viale Cattaneo, viale Battisti) che attualmente non include tutti i 6 semafori della tratta, costringendo ogni auto a fermarsi più volte ai rossi, e non se ne capisce la motivazione.

    2. Passare da posteggi a lisca di pesce a posteggi a S non semplifica affatto la manovra: tocca fare la retrò per entrare invece che per uscire, ma gli ingorghi rimarrebbero gli stessi.

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