Sono due le candidate comasche alle elezioni politiche per Sinistra Italiana: Simona Anna Toffoletti, candidata al Senato per Alleanza Verdi Sinistra, collegio plurinominale Lombardia 1, e Celeste Grossi, candidata alla Camera per Alleanza Verdi Sinistra, collegio plurinominale Lombardia 2. E in una nota, oggi, rilanciano la scuola come priorità.
“Per risparmiare su riscaldamento ed elettricità, ci sarebbe già un’ ipotesi di riduzione del tempo scuola e di nuovo ricorso alla dad per alcuni giorni alla settimana. In questa direzione si starebbero muovendo anche alcuni dirigenti scolastici – segnalano – Dopo più di due anni di covid, ancora una volta la scuola sarebbe penalizzata per l’arretratezza in cui versano gran parte delle sue vecchie strutture, con sistemi di riscaldamento e di illuminazione obsoleti ed energivori”.
“Così, dopo decenni di colpevole ritardo, in assenza di un piano nazionale di ristrutturazione degli edifici scolastici per metterli in sicurezza e renderli energeticamente efficienti, oggi si torna ad ipotizzare soluzioni a costo zero per la pubblica amministrazione, come ridurre il tempo scuola in presenza, ma ad altissimo costo per il futuro del Paese e per il presente di studenti e famiglie”, aggiungono Toffoletti e Grossi.
“Fino a quando? Fino a quando bambine e bambine, ragazzi e ragazze e tutte le loro famiglie dovranno pagare il salato conto dei tagli alla spesa pubblica? Risparmiare sulla spesa pubblica si può, ma non penalizzando i più vulnerabili – aggiungono – Cominciamo a esigere un tetto massimo al prezzo del gas. Cominciamo ad esigere la tassazione al 100% dei 40 miliardi di extraprofitti che le compagnie energetiche hanno vergognosamente accumulato soltanto negli ultimi 6 mesi, per restituire a famiglie, imprese e amministrazioni locali quanto indebitamente speso con le ultime bollette. Proprio per questo l’Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma perché indaghi sul reato di evasione e frode fiscale a carico delle maggiori compagnie energetiche italiane”
“Cominciamo a fare un piano di risparmio sui consumi inutili, perché non accada più che ci siano scuole e uffici riscaldati quando non ce n’è realmente bisogno, perché non ci siano negozi e supermercati con il riscaldamento acceso e le porte aperte o i banchi frigoriferi senza sportelli – concludono Grossi e Toffoletti – Impariamo che il risparmio energetico è necessario soprattutto per ridurre le emissioni di biossido di carboni, causa prima del riscaldamento globale. Ma non permettiamo che ancora una volta siano le giovani generazioni a pagare i nostri errori. La scuola non si tocca”.
2 Commenti
Tassazione al 100% roba da vergognarsi a proporla.
Sarebbe più utile non impuntarsi sulle infrastrutture necessarie (termovalorizzatori, rigassificatori, trivelle, etc..).
Sarebbe più giusto il contrario: più ore in presenza così si alleggeriscono le bollette delle famiglie.
Tanto a scuola non spengono i caloriferi.