Gli attacchi alle opposizioni da parte del sindaco di Como Alessandro Rapinese – e nello specifico quelli contenuti nell’intervista apparsa su La Provincia del 3 gennaio scorso – sono riusciti laddove la politica classica non ce l’ha mai fatta: unire tutti i gruppi consiliari delle minoranza (fatta ovviamente eccezione per la Lega che sostiene apertamente il primo cittadino) dal Pd a Fratelli d’Italia fino a Noi con l’Italia e Svolta Civica. Materialmente, è accaduto con un incontro chiesto e ottenuto con il prefetto di Como, Andrea Polichetti, per protestare contro “il continuo tentativo di delegittimazione da parte del sindaco nei confronti delle opposizioni”.
Nell’intervista citata dalla nota delle minoranza – quella in cui il sindaco si definiva “Superman” – figuravano questi passaggi dedicati alle minoranze: “Dovrei forse confrontarmi con chi ha devastato la città? Non ho tempo per i perdenti rancorosi. Con chi medio? Con l’opposizione che ha distrutto questa città? Da chi prendo consigli? Da loro?“. E ancora: “Mi confronto solo con i cittadini interessati all’amministrazione, non ho tempo per i perdenti rancorosi“. A questo, si aggiungono i numerosi episodi di scontri frontali in consiglio comunale.
Oggi dunque la nota congiunta – Lega esclusa – dei gruppi di opposizione dopo l’incontro con il prefetto, che alleghiamo di seguito.
Il continuo tentativo di delegittimazione da parte del sindaco nei confronti delle opposizioni, culminato in una recente intervista rilasciata al giornale La Provincia nella la quale il sindaco di Como ha affermato di non avere alcuna intenzione di confrontarsi con le minoranze “non avendo tempo da perdere”, ha portato i sottoscritti consiglieri di minoranza del Consiglio Comunale di Como a chiedere al Prefetto di Como un incontro che si è svolto il giorno 23 gennaio.
Nel corso dell’incontro è stato rappresentato lo stato di disagio per gli atteggiamenti assunti dal sindaco nell’aula del consiglio comunale, spesso connotati da indebita aggressività e dileggi più volte ripetuti nei confronti di coloro che sono portatori di un mandato popolare per espressa disposizione di legge e quindi destinati dall’ordinamento a svolgere un ruolo fondamentale nell’interesse della comunità.
Il Prefetto, che ringraziamo, ha dimostrato grande disponibilità all’ascolto, ha preso atto delle doglianze, ha ribadito il ruolo fondamentale delle minoranze nella gestione della cosa pubblica e ha assicurato la propria disponibilità a rappresentare al presidente del Consiglio Comunale la necessità di contribuire al raggiungimento del necessario clima di rispetto reciproco, pur nella differenza dei ruoli, clima indispensabile per il buon funzionamento dell’amministrazione e per il bene della città.
Como, 24 gennaio 2023
Barbara Minghetti, Vittorio Nessi, Luca Vozella – La Svolta Civica
Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco – Partito Democratico
Giordano Molteni – Fratelli d’Italia
Alessandro Falanga – Noi con l’Italia
3 Commenti
Mi piacerebbe sapere se il Presidente Anzaldo , avvocato discretamente stimato per la sua professionalità fino a qualche mese fa, ha una sua PERSONALE opinione, magari da giurista. Non da servodellagleba.
Esagerato, ora pretendi anche qualcosa da Anzaldo?
Beh, per uno che ha vinto le elezioni facendo credere alla gente che fosse l’unica alternativa contro i “malefici partiti” – diversi nei nomi ma accomunati nello spartirsi posizioni di potere – direi un assist perfetto!
“Maestra, Alessandro mi picchiaaaah”.
“Maestra, Alessandro dice le parolacce”.