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I videoselfie di Rapinese in giro per il mondo contro i giornali, Zoffili (e tanti altri): “Smetta di fare il bullo”

Dopo l’ultima serie di video “gentilmente” dedicata ai giornalisti di questo giornale e ai colleghi di Quicomo (ma era toccato anche a La Provincia in precedenza) – a cui noi abbiamo risposto così, limitandoci solo al primo – la serie di lunghissimi videoselfie del sindaco in giro per il mondo, dalla Cina alla Turchia, senza che siano stati diffusi ai media stessi resoconti ufficiali su motivazioni, costi e risultati – la questione diventa anche politica.

“La mia piena solidarietà a Qui Como, a ComoZero e a tutti giornalisti comaschi vittime dei ripetuti e insensati attacchi da parte del sindaco di Como Alessandro Rapinese – scrive in una nota il deputato comasco della Lega, Eugenio Zoffili – L’informazione, in particolare quella locale, è un patrimonio prezioso che va tutelato e sostenuto”.

“Rapinese la smetta di fare il bullo e di sprecare tempo a produrre video di accusa contro i giornalisti – conclude Zoffili – Rifletta, invece, sul malcontento generato tra i comaschi dalle sue decisioni sempre più discutibili”.

Dopo il primo video, era giunta la testimonianza di vicinanza anche di Luigi Bottone a nome di tutta Forza Italia: “Per l’ennesima volta assistiamo a uno show offensivo e denigratorio – recita il comunicato – La stampa ha tutto il diritto di scegliere cosa pubblicare o cosa non fare uscire (sempre nel rispetto delle persone e dei ruoli)”.

“Ma attaccare i giornalisti e addirittura Brunati che si è occupato (partecipando ai bandi comunali, ndr) anche di questo Natale, delle illuminazioni e dell’albero natalizio, lo riteniamo un comportamento ultra scorretto e irrispettoso – concludeva la nota – Il sindaco non si smentisce mai. Invece di instaurare un rapporto costruttivo, cerca solo lo scontro, le provocazioni e il pretesto per attaccare. Como non merita un tale amministratore”.

Tantissime, infine, le telefonate e i messaggi personali per i giornalisti delle testate finite al centro dei videoselfie del primo cittadino pro tempore: da Alessandro Nardone per Fratelli d’Italia a Patrizia Lissi per il Pd passando per altri consiglieri e lettori dei giornali presi di mira.

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