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Il consigliere regionale Erba (M5S): “Sì alla tassa su merendine e bibite. Ecco perché”

Sulla scia del dibattito nazionale innescato dalle dichiarazioni del neoministro all’Istruzione, Lorenzo Fioramonti (avallate anche dal premier Conte), anche il consigliere regionale comasco del Movimento Cinque Stelle, Raffaele Erba, appoggia l’ipotesi di tassare le merendine nell’ottica di una battaglia per una più corretta alimentazione dei giovani.

Per sostenere la battaglia, Erba cita “l’allarme stato lanciato anche dai maggiori esperti al recente Congresso Europeo di Diabetologia di Barcellona: il rischio della comparsa anticipata del diabete di tipo 2 tra i giovani merita attenzione e interventi rapidi”. Premessa, secondo Erba, da cui nasce l’idea di tassare bibite zuccherate e merendine, particolarmente nocive per la salute dei nostri giovani che tendono sempre più spesso ad abusarne.

Riguardo alle cattive abitudini alimentari dei giovani, il consigleire regionale comasco dei Cinque Stelle cita anche che “i numeri dicono che tra gli under 30 i casi di diabete progrediscono di oltre il 2% annuo e si prevede che entro il 2050 il totale dei malati sia destinato a quadruplicare. In particolare, uno studio di “The Lancet” riporta come nel mondo ben due miliardi di adolescenti (1 su 5) sia obeso o in sovrappeso con una crescita costante tra il 1990 e il 2016 quando i consumi di bibite zuccherate, dolci e merendine è aumentato esponenzialmente”.

Non solo, Erba riporta anche che “nel nostro Paese, il primo report “Italian Barometer Obesity” pubblicato quest’anno stima che ci siano 1 milione e 700 mila bambini e adolescenti in eccesso di peso cioè il 24% della popolazione tra i 6 e i 17 anni”.

“Non crediamo sia sbagliato tassare le merendine e le bibite zuccherate perché prima di tutto teniamo alla salute delle future generazioni – osserva poi il consigliere regionale M5S – Pensiamo che sia fondamentale prevenire l’insorgere di malattie gravi come il diabete anche perché l’aumento dei pazienti che soffrono di queste gravi patologie è preoccupante e genera maggiori costi per il sistema sanitario nazionale”.

Peraltro, due mesi fa, a luglio, il Consiglio della Lombardia aveva approvato un Ordine del Giorno del consigliere regionale pentastellato finalizzato a promuovere percorsi di educazione alimentare su tutto il territorio per sensibilizzare i ragazzi ad adottare comportamenti corretti a tavola.

“L’obiettivo – conclude Raffaele Erba – è offrire a tutti la possibilità di capire quali sono i cibi salutari grazie al supporto di un personale specializzato e disincentivare comportamenti alimentari a rischio che possano prevenire obesità e sovrappeso infantili”.

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4 Commenti

  1. Le merendine e le bibite fanno male, di più superalcolici e sigarette..queste ultime le farei pagare il doppio o il triplo, un po’ di fumatori smetterebbe di intossicarsi..IVA sui superalcolici al massimo possibile..

  2. Completamente d’accordo, come d’accordo ad aumentare la tassazione degli alcolici in maniera progressiva in base ai gradi e soprattutto del tabacco portando il costo del pacchetto a 10 euro in 2-3 anni

  3. La disincentivazione dell’acquisto dei prodotti dannosi per la salute dei consumatori è tra gli scopi più utili del sistema fiscale. L’elevato costo delle sigarette o l’IVA maggiorata sui superalcolici sono tassazioni che servono a dissuadere gli utilizzatori a consumare le sostanze che recano danno alla salute. Tra l’altro, sono tassazioni “eque” perché colpiscono essenzialmente quelli che utilizzeranno il Servizio Sanitario per essere curati dalle conseguenze dei loro abusi.
    È incomprensibile il motivo per cui non si debba fare altrettanto per le “merendine” che contengono sostanze dolcificanti e conservanti molto dannose e che possono procurare malattie come il diabete mellito e l’obesità.
    Quindi sono molto d’accordo con il Consigliere Erba e come lui argomenterò le tesi a favore della tassazione con chi è perplesso sulla proposta: i produttori di merendine, i distributori di merendine, i consumatori di merendine e i loro genitori, ……….il capo politico dei 5Stelle nonché Ministro degli Esteri del Governo Conte che, ovviamente, non avendo capito la differenza tra le imposte dirette (da abbassare…) e una tassa “di scopo”, ha dichiarato al Corriere della Sera di non essere d’accordo con la proposta perché il Governo deve abbassare le tasse (non le imposte…). Portiamo pazienza, tolto il mandato zero, ce ne mancano solo due. Forse….

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