Molti si aspettavano l’ondata di commozione, la lacrima facile, l’abbraccio indistinto tra gratitudine e affetto. Ma lo straordinario Lugino Nessi, premiato oggi a Villa Olmo con l’Abbondino d’Oro, ha preso (ancora una volta) tutti in contropiede. E una volta salito sul palco per ricevere l’onorificenza dal sindaco Mario Landriscina, dalla presidente del consiglio comunale Anna Veronelli e dal presidente della commissione che valuta le candidature, Matteo Ferretti, è scattato in un clamoroso contropiede.
E – pur con l’emozione dipinta sul volto e dopo l’omaggio alla moglie Orietta “che mi sopporta da tanti anni” – Nessi (una vita dalla parte dei deboli, colonna storica dell’Albatese, ripetutamente consigliere comunale per formazioni di sinistra) ha snocciolato un programma politico che ha spiazzato molti presenti e, almeno nei contenuti, non sarà piaciuto ai tanti esponenti della Lega presenti (tra questi, i deputati Eugenio Zoffili e Erica Rivolta).
“Vorrei che questo riconoscimento – ha detto Luigino Nessi – fosse condiviso con tutte le persone che ho incontrato nella mia vita, dai miei genitori ai compagni di scuola, dai compagni di lavoro fino agli albatesi a tutta la gente impegnata in politica che, al di là delle idee diverse e che diverse sono tuttora, penso abbiano a cuore la nostra città”.
Poi, il passaggio più forte raccontato nella forma di “un sogno che ho fatto l’altra notte” e rivolto direttamente a Landriscina.
“Devo segnalare al signor sindaco un sogno che ho fatto, altrimenti non sarei io: ho sognato una città dove nessuno dorme più al freddo per strada. E’ essenziale un nuovo dormitorio pubblico anche perché ci sono valori dell’uomo che superano le leggi”.
Poi la picconata al decreto Salvini appena approvato dal Parlamento sui temi della sicurezza e dell’immigrazione: “Io non ho mai amato Como centro, lo sapete – ha detto – Amo le periferie con le loro tante fragilità, gli anziani soli, le persone che hanno bisogno: e dico che la sicurezza si fa con la fratellanza, con la solidarietà e con la condivisione, non con certi decreti”.
Gli altri Abbondini sono andati a Padre Giovanni Bonacina (storico preside, per 32 anni, al Collegio Gallio, premiato “per avere dedicato la sua intera esistenza all’insegnamento e avere cresciuto generazioni di comaschi, educandoli all’amore per il sapere e coltivandone lo spirito critico”) e alla Onlus Abio-Associazione per il bambino in ospedale “per avere accolto e assistito con umanità e premura da trent’anni – grazie al prezioso impegno offerto dai Volontari – i bambini e le famiglie che vivono la delicata e difficile esperienza del ricovero ospedaliero”. Il premio in questo secondo caso è stato ritirato dalla presidente Franca Bottacin.
2 Commenti
Um grandissimo Luigino Nessi con buona pace dei leghisti.
Massima solidarietà.
…grazie per averci fatto risentire la splendida testimonianza di Luigino Nessi ! Sperando che non resti solo una “ voce che grida nel deserto comasco…