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La ‘remigrazione’ della Lega Giovani Como compie un miracolo politico: tutti contro da destra a sinistra

Non era facile riuscire a far prendere le distanze sia da Fratelli d’Italia sia da Rifondazione Comunista su uno stesso argomento, benché partendo da punti opposti. Eppure la Lega Giovani di Como c’è riuscita con il comunicato ufficiale che di fatto invocava una sostanziale deportazione degli stranieri non soltanto in caso di reati, ma anche sulla base di criteri sostanzialmente politici. Concetti cari alle destre più estreme del mondo, in poche parole.

Emanuele Marone (in foto), coordinatore Provinciale di Gioventù Nazionale in provincia di Como ha diffuso una nota questa mattina sul tema.

“L’identificazione dei soggetti responsabili del vilipendio alla Repubblica e alle forze dell’ordine del 31 dicembre e dei fatti commessi dal Branco di ragazzi a Como il 30 dicembre, dimostra l’efficacia delle azioni del Governo Meloni e del Viminale – scrive Marone – Remigrazione? Termine sui generis, titolo forviante. Le iniziative del Governo Meloni dimostrano tolleranza zero verso chi non rispetta le leggi e la cultura Italiana. Ricordo l’adozione di un pacchetto previsto dal DDL sicurezza di misure adottate per facilitare il rimpatrio dei soggetti che non hanno diritto a rimanere in Italia, nonché l’inserimento di aggravanti in caso di minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il riconoscimento della dozzina di ragazzi stranieri è avvenuto entro 24 ore. Nessuno rimane impunito”.

“Gioventù Nazionale – chiude il comunicato – riconosce nell’esclusiva applicazione delle leggi nazionali, in conformità delle direttive internazionali (da sempre in linea con l’etica e la morale tipica del popolo Italiano), l’unica modalità di persecuzione dei fatti scandalosi del 31 dicembre, tramite la certezza della pena la salvaguardia dell’onore della Patria, riconoscibile nella valorizzazione del Tricolore e della memoria della Repubblica”.

Ma sulla stessa questione è intervenuta oggi anche Rifondazione Comunista: “I primi che hanno usato la parola “remigrazione” dandole il significato di deportazione sono stati i sovranisti e i neofascisti francesi del Front National. Poi lo hanno fatto i neonazisti austriaci, quelli tedeschi di AFD, e anche Donald Trump – è scritto – Ora leggiamo che anche i giovani leghisti di Como si sono uniti a tutta questa bella gente e ci propongono la “remigrazione” per gli immigrati “che delinquono o che dimostrano un chiaro rifiuto a integrarsi nella nostra società” Atti criminosi, rifiuto dei valori e della cultura nazionale, o anche semplicemente rifiuto di integrarsi…”.

“Se non ci fossero di mezzo una schifosa campagna di odio razzista e l’ennesimo delirio fascistoide della Lega, verrebbe da ridere”, conclude la nota.

 

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