Giuseppe Guzzetti, comasco doc, avvocato, ex senatore e presidente di Regione Lombardia, nonché fino a pochi mesi fa di Fondazione Cariplo. Uno degli uomini più potenti, stimati e conosciuti in Italia e non soltanto in Italia. Una figura, insomma, che quando parla – e pubblicamente, soprattutto negli ultimi tempi, accade di rado – incide e tanto sul cuore delle questioni. Esattamente come accade oggi, 6 settembre, a pagina 7 del quotidiano “la Repubblica”. Dove, nell’ambito di una lunga intervista in cui Guzzetti articola la decisione di votare “no” al referendum sul taglio del parlamentari, spiccano parole come pietre per i già (da noi) ribattezzati “desaparecidos” di Forza Italia.
Eh no, cara Ravetto. I primi ad annientare Forza Italia a Como siete lei, Ronzulli e Galliani
Guzzetti in realtà, nel breve inciso che risponde alla domanda “Con un nuovo sistema elettorale il suo giudizio sul taglio sarebbe stato diverso?” non fa i nomi, ma è praticamente impossibile non associare alla risposta quelli di Licia Ronulli, Laura Ravetto e Adriano Galliani, paracadutati nei collegi comaschi nel 2018 pur senza avere alcun legame diretto con il territorio e da allora mai più rivisti nonostante annunci e promesse.
Fatto già ripetutamente balzato alle cronache locali, ma che oggi viene elevato di livello per il tenore della “scomunica”.
Di seguito, dunque, le parole testuali di Guzzetti che, nel ribadire il no al referendum, costituiscono la risposta alla domanda riportata precedentemente, nel corso della più ampia intervista di Liana Milella su Repubblica.
“Certamente quello del sistema elettorale è un altro elemento negrativo: i padroni dei partiti candidano persone vicine a loro, ma lontane dai territori dove scendono in lizza. Nella mia provincia di Como, ci sono tre parlamentari che non abitano qui, che non hanno mai avuto rapporti con questa zona, che non hanno mai più messo piede qui dopo il voto. E allora mi chiedo: dov’è il rapporto tra comunità ed elettori in una zona che avrebbe diritto alla rappresentanza? E sa cosa succede col taglio? Il territorio viene penalizzato ulteriormente perché molte aree non avranno più neppure i loro rappresentanti“.
Dubbi sul fatto che si riferisse, pur senza nominarli, a Ronzulli, Ravetto e Galliani? Praticamente impossibile averne anche perché tutti gli altri parlamentari comaschi hanno legami diretti con la provincia e comunque sono presenti sia fisicamente che nel dibattito pubblico. Si tratta di Nicola Molteni, Alessandra Locatelli, Eugenio Zoffili, Erika Rivolta e Claudio Borghi per la Lega, Chiara Braga per il Pd, Alessio Butti per Fratelli d’Italia, Giovanni Currò per il Movimento Cinque Stelle.
3 Commenti
Nulla di inaspettato.
Ma magari chi li ha votati ne è soddisfatto!
E se passasse il referendum che taglia il numero sei parlamentari andrà ancora peggio pochi amici dei leader di partito catapultati da ogni dove, oppure scelti dal computer manovrato da grillo e casaleggio…..
Solo la “balena” azzurra è riuscita in questa impresa. Gli altri politici menzionati sono comaschi..zio fester Galliani sta lavorando per il monza calcio e sarà sicuramente uno dei più assenti in parlamento. Le altre due parteciperanno alla prossima puntata di chi l’ha visto..