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La sfiducia al sindaco di Rapinese spacca solo le minoranze. Svolta Civica: “Solo propaganda”

Uno pensa: se un gruppo di opposizione (nel caso specifico la lista Rapinese Sindaco) presenta una mozione di sfiducia al sindaco (questa), tendenzialmente anche il resto delle minoranze farà quadrato. Non a Como, dove Svolta Civica – Maurizio Traglio, Vittorio Nessi, Barbara Minghetti – stronca il documento di Rapinese e di fatto annuncia che non lo voterà. E dunque ne decreta con largo anticipo – salvo un improbabile appoggio di Forza Italia – la morte nei numeri.

“Rapinese dimostra ancora una volta di voler anteporre al bene generale della città alla propria attitudine alla ribalta – si legge in una nota ufficiale – La mozione di sfiducia depositata senza il benché minimo confronto preventivo con chi oggi è invitato a firmarla è un un atto caratterizzato da vacuità, assenza di motivazioni concrete e circostanziate e propaganda un tanto al chilo”. Parole di una durezza estrema, dunque.

“Il nostro giudizio sull’amministrazione comunale è fortemente negativo, non c’è consiglio comunale in cui non lo ribadiamo, attraverso critiche e proposte concrete per migliorare una situazione che, certamente, non sorride alla città – prosegue il comunicato di Svolta Civica – Ma, portare avanti la battaglia personale di Rapinese non farebbe altro che rafforzare un’amministrazione che, invece, deve essere battuta sul piano delle idee, delle soluzioni e del bene di Como”.

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6 Commenti

  1. Prima la conferenza stampa e poi la condivisione con gli altri consiglieri comunali per eventuali modifiche.

    Perchè non il contrario? Si direbbe che la priorità fosse la visibilità.

    Per il resto, eviterei processi alle intenzioni e aspetterei di vedere come andrà la votazione.

  2. Molto semplice: il gruppo di Traglio, candidato sindaco del PD, non ha voluto firmare per mandare a casa Landriscina. Tutto il resto è noia. Che le motivazioni poi siano infondate è evidente: nella mail inviata 10 minuti dopo la conferenza stampa a tutti i consiglieri comunali, mail contenente la mozione di sfiducia oggetto di questo articolo, ho ben specificato che avrei considerato modifiche affinchè potesse essere condivisa.

    1. – Fa da stampella alla maggioranza sul regolamento sulla sicurezza,
      – presenta una mozione di sfiducia senza condividerla e consultare i possibili firmatari,
      – svillaneggia gli altri consiglieri di opposizione.
      E poi si meraviglia che non venga firmata?
      A Rapinese interessava un po’ di visibilità :
      – se la mozione passa, si prende il merito;
      – se non passa o non viene presentata, è colpa delle altre minoranze.
      Strategia win-win, dal suo punto di vista.
      Rapinese però lavora per Rapinese: non certo per Como.

  3. Mi sono perso qualcosa. L”ex-ragazzino ribelle ha fatto da stampella alla maggioranza, che non aveva l’appoggio di FI, sul Regolamento di Polizia Urbana (c… di fantozziana memoria) e ora provoca con una mozione di sfiducia sul Bilancio la fedeltà di FI alla maggioranza? In altri termini non ha bloccato un “mostriciattolo” giuridico (un suo consigliere mi sembra che per evitare figuracce non lo ha votato) e presenta la sfiducia sul Bilancio con la quasi certezza di ricompattare la maggioranza?
    Hanno ragione i Consiglieri di Svolta Civica: non si deve mai prendere sul serio i ragazzini che si atteggiano da adulti o,meglio, gli adulti che non si sono accorti di essere rimasti eterni ragazzini.

  4. Queste cose sono armi a doppio taglio: o la va o la spacca.

    Quindi presentare una mozione di sfiducia senza possibilità concrete di passare, rischia di compattare la maggioranza, facendola votare unita davanti al rischio di andare a casa.

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