In provincia di Como scoppia la polemica tra Pd e Lega sul pedaggio in arrivo sulla Milano-Meda e sul possibile impatto del traffico sulle strade dei comuni, sia durante i lavori sia quando la superstrada attuale sarà inglobata nella nuova tratta B2 della Pedemontana. Ad attaccare il sindaco di Mariano Comense, Giovanni Alberti (Lega), è la segretaria provinciale del Pd Carla Gaiani.
“Il sindaco Alberti sembra scoprire l’acqua calda quando oggi si accorge delle pesanti ripercussioni del traffico viabilistico che interesseranno le arterie alternative e periferiche del territorio marianese, una volta aperti i cantieri per la trasformazione della Milano-Meda in autostrada Pedemontana – recita la nota diffusa da Gaiani – È un problema che noi del Partito Democratico denunciamo da tempo”.
Nello specifico, come riporta La Provincia, il sindaco di Mariano Comense aveva rivendicato che i comuni comaschi nella zona “hanno il diritto, come ho richiesto durante gli incontri, di rientrare nelle compensazioni” che ammontano come previsione a 60 milioni di euro da suddividere tra le amministrazioni coinvolte dalla ‘nuova’ Pedemontana. Inoltre, Alberti aveva rilanciato il rischio che – per evitare i cantieri per sulla Milano Meda, il traffico possa invadere la viabilità comunale (di Mariano e non soltanto, ovviamente).
“Alberti – affonda ancora Gaiani – appare preoccupato di ottenere e aumentare le compensazioni e i ristori per l’avvio e la durata dei lavori sulla Milano-Meda. Un’osservazione giusta e necessaria, sulla quale come Pd concordiamo pienamente. Ma resta un punto fondamentale che il sindaco non sembra voler deliberatamente affrontare: per evitare che le strade periferiche del nostro territorio vengano congestionate in modo grave e permanente, anche e soprattutto dopo la conclusione dei lavori nei cantieri, serve una sola misura chiara e definitiva: la Milano-Meda deve rimanere gratuita, così com’è oggi, senza l’applicazione di alcun pedaggio, come purtroppo già deliberato da Regione Lombardia, né di eventuali scontistiche parziali”.
“Alberti, esponente della Lega, partito di maggioranza in Regione Lombardia, se ha davvero a cuore gli interessi dei cittadini e del territorio, dovrebbe unirsi alla battaglia promossa dal PD, portata avanti insieme a numerosi Sindaci, amministratori locali e cittadini di ogni colore politico, per chiedere al presidente Fontana e alla sua giunta di cancellare il pedaggiamento, che ricordo è stimato tra i 4 e i 6 euro al giorno, un vero salasso per i cittadini – conclude la nota – Lui e gli altri rappresentanti della Lega ma anche di Fratelli d’Italia che, ripeto, sono maggioranza in Regione – conclude l’esponente dem -, hanno tutti gli strumenti per intervenire e far cambiare la decisione a Fontana. Serve però la volontà politica di farlo. È troppo comodo dirsi contrari a parole al pedaggio della Milano-Meda quando si parla sul territorio e poi allinearsi o darsi assenti ogni volta che si vota in Consiglio regionale. Le persone meritano coerenza, non di essere presi in giro”.