Con Mario Landriscina, ormai lo abbiamo capito, funziona così. Non bisogna prendere appuntamento, né cercare di intercettarlo quando la frase “ho fretta dobbiamo riparlarne” inizia all’ingresso del Comune e si conclude sulla porta del suo ufficio, distante parecchie decine di metri, qualche rampa di scale e molto affanno (nostro) dopo.
Non avendo la formazione del centometrista evidentemente il sindaco sa come piegare lo spazio-tempo.
Con Mario Landriscina funziona così. Lo chiami per una cosa, scopri che è in buona (cioè la parola “fretta” non anticipa i saluti iniziali) e finisci a toccare i temi mondial-comaschi delle ultime settimane con la consapevolezza di avere comunque una manciata di minuti a disposizione.
Come ha preso il divorzio di Gervasoni dalla sua Civica?
Evidentemente ci sono consiglieri che si riconoscono in partiti più strutturati (Forza Italia, dove Gervasoni è transitato, Ndr). Però non sapremo mai se sarebbe entrato a Palazzo candidandosi con loro
Velenoso. D’altronde avete perso De Santis nello stesso modo (oggi in Fratelli d’Italia)
Ciascuno fa le proprie valutazioni, io le ho trovate unilaterali in entrambi i casi. Se un consigliere non si riconosce più nella propria lista può fare molte scelte diverse
Che tradotto significa: avrebbero potuto dimettersi lasciando entrare i non eletti della Civica
A ciascuno la propria sensibilità. Ricordo che bisogna anche rendere conto ai propri elettori, non solo la Civica ha perso un consigliere è successo anche a un altro partito (Ferretti passato da Forza Italia a Fdi). Qui mi fermo, come sa mantengo sempre la mia signorilità
PER APPROFONDIRE:
La lista civica “Insieme per Landriscina” perde Davide Gervasoni. “Vado in Forza Italia”
Gervasoni in Forza Italia. Negretti piccata: “Entrato in consiglio grazie a noi”
A proposito della sua Civica. Qualche giorno fa abbiamo parlato (qui) del tentativo di corazzamento, di un passaggio notarile poi saltato
Confermo che la Civica vuole rafforzarsi, per strutturarsi meglio. Se questo passaggio poi abbia accelerato l’uscita di Gervasoni non so, nel caso meglio così, almeno abbiamo fatto chiarezza
In ogni caso si punta a una strutturazione più articolata per un peso politico maggiore
Si e questo non avrà, prima che me lo chieda, alcuna ricaduta in giunta
Mi ha risparmiato una domanda. Ecco, la giunta. Ci siamo lasciati qualche mese fa (qui) con un’ampia riflessione. A che punto siamo? Rimpasto di deleghe, di persone?
Non ho intenzione di cambiare le persone. Rivedremo le deleghe ma senza atti di forza, non sposterò gli equilibri nati con le ultime elezioni
Ci risulta un po’ di agitazione – a essere eufemistici – nei partiti
Al momento, mi creda, non ho richieste. Poi ascolterò tutti a patto che abbiano motivazioni forti
C’è anche l’incertezza di Amelia Locatelli che ha ammesso qualche fatica nel conciliare il lavoro da medico e il ruolo di assessore. Se ne andrà?
Deve ancora sciogliere la prognosi. Però mi dispiacerebbe molto, ma molto, vederla andare via. Io sto lavorando perché questo non accada
Potrebbe alleggerire i suoi carichi?
Esattamente
Quindi si avvicina il rimpasto di deleghe? Avremo un assessore alla cultura e uno alla sicurezza? (le deleghe oggi sono in mano al primo cittadino)
In quello che lei chiama rimpasto generale sto valutando questa possibilità. Non ho mai nascosto che sento il bisogno di lavorare su temi di più grande impatto, di valenza regionale. Oggi c’è un Governo, dovremo relazionarci anche con Roma
Quindi Cultura a Rossotti. Sicurezza e Polizia locale a Negretti
Sono abbinamenti possibili ma non escludo nulla
Quando si chiude?
Entro fine mese. Non dimentichi che devo riassegnare due dirigenti (Ferro e Marciano) come richiesto da Anac. Nei prossimi giorni chiuderemo il quadro. Ma voglio confrontarmi con gli assessore
In chiusura, a proposito di Rossotti. Questa sera (4 giugno) giunta lampo per la mini-riforma della raccolta rifiuti. C’è il suo via libera?
Sì, come avete scritto ho avuto qualche dubbio. Li abbiamo risolti e ora possiamo partire. Chiediamo il sostegno di tutti: cittadini e commercianti. Vogliamo provare un cambiamento perché il problema è oggettivo (la questione aperitivo-spazzatura). Voglio che sia chiaro è un test e non vi sarà alcuna intenzione punitiva
RIFIUTI: RIVOLUZIONE PER 20MILA COMASCHI
Non ci saranno multe? I dubbi della Lega pare originassero da questo punto
No, non ci saranno sanzioni. Bisogna che le persone metabolizzino le novità. Chiaramente verranno segnalati e corretti gli abusi o le sviste. Mi lasci dire che lavoro svolto da Bruno Magatti (assessore al Verde, Giunta Lucini) ha portato Como a un livello di eccellenza quasi unico in italia sul fronte della differenziata, dobbiamo essergliene grati – ci ha creduto con forza e ha vinto – e non vanificare il risultato. Però dobbiamo anche risolvere il problema
Magatti ha contestato questa riforma
Alla fine del test ci confronteremo anche in aula e ciascuno si esprimerà. Saremo pronti a tornare indietro in qualsiasi momento se questi sei mesi di prova si mostreranno inefficaci o dannosi
Rifiuti, anatema di Magatti su Rossotti: “Vi dico perché le novità saranno un disastro”
EDIT: questa sera, prima del consiglio comunale, la Giunta ha approvato la sperimentazione proposta da Rossetti. Voto unanime, segno del rientro in carreggiata della Lega che, fino a ieri, aveva espresso più di un dubbio.
Il nuovo sistema di raccolta per il Centro Storico, viale Geno, Borgo Vico, Camerlata e Rebbio (gli ultimi tre coinvolti di riflesso) vede qualche variazione rispetto agli annuncio della scorsa settimana. Il test durerà 3 mesi e non 6.
Orari di raccolta e deposito sono gli stessi anticipati nei giorni scorsi.
“Vogliamo provare insieme condizioni che portino al nuovo appalto con lucidità”, ha detto Rossotti. “L’obiettivo non è multare ma stimolare ogni cittadino al rispetto del sistema di regole per una città pulita e ordinata. Non saranno mesi facili, nessuno vince o perde, vogliamo solo provare il cambiamento”.