Per tentare di ribattere all’ondata di indignazione suscitata dal suo attacco al consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi, oggi il sindaco di Como Alessandro Rapinese, in una surreale intervista rilasciata a La Provincia, ha affermato di non aver irriso l’esponente di opposizione per l’età sostenendo che “le mie parole sono state travisate” e che, con il famigerato riferimento alla “pipì”, voleva “solo smascherare la sua maleducazione nell’andarsene mentre parlavo”.
Tralasciando il fatto che, nella stessa seduta, lo stesso Rapinese si è più volte alzato dal proprio posto gironzolando per l’aula mentre altri consiglieri parlavano (cosa che ad esempio è stata stigmatizzata in tempo reale dalla consigliera Elena Negretti), a dare il tono effettivo dell’intervento contro Nessi ci sono due aspetti.
Il primo è il video del momento, che lascia poco spazio a interpretazioni.
Il secondo è un’altra frase contenuta nella stessa intervista appena citata, che ristabilisce bene gli equilibri: “E poi diciamolo – afferma Rapinese – per quanto ne so, come prostata potrebbe essere messo meglio di me”. Inutile aggiungere altro.
Ad ogni modo, sempre sulla serata di lunedì scorso, oggi ha diffuso una nota Forza Italia. La pubblichiamo di seguito.
Il comportamento del sindaco di Como Alessandro Rapinese nei confronti delle opposizioni ha ormai superato ogni limite di decoro istituzionale. Gli attacchi continui, il disprezzo sistematico verso chi rappresenta una voce diversa non sono solo inaccettabili, ma incompatibili con la funzione democratica che ogni consiglio comunale dovrebbe garantire. Il recentissimo episodio che ha coinvolto il consigliere Vittorio Nessi è solo l’ultima espressione di un metodo arrogante e prevaricatore.
E le giustificazioni addotte per questo comportamento sono ancor più gravi. Come grave, è l’inerzia del presidente del Consiglio comunale, Fulvio Anzaldo, che dovrebbe tutelare il rispetto delle istituzioni e il diritto di tutti a esprimersi liberamente. Il suo silenzio e la sua passività di fronte a comportamenti lesivi del confronto democratico lo rendono, nei fatti, complice di un degrado politico che sta diventando sistemico.
Siamo solo all’inizio dell’escalation di una follia politica che, con ogni probabilità, culminerà con le elezioni amministrative del 2027. Ma non possiamo rimanere in silenzio davanti a una deriva che svuota il dibattito pubblico e umilia il ruolo del consiglio comunale. Forza Italia vuole riportare al centro il vero tema: Como.
I problemi reali, quelli che interessano i cittadini – mobilità bloccata, degrado urbano, servizi carenti, quartieri dimenticati – sono completamente assenti dall’agenda di questa amministrazione, troppo impegnata a glorificare se stessa. Chiediamo quindi al sindaco, che non perde occasione per vantarsi, di indicare concretamente che cosa ha fatto in questi anni, e con questo intendiamo ciò che ha costruito lui, non quanto portato avanti grazie a progetti già predisposti e avviati dalla giunta precedente. Como merita serietà, ascolto e competenza. Non certo penosi teatrini, né personalismi né silenzi compiacenti.