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Politica

Licata (Cgil, antirenziano doc) oltre i tabù: “Alberto Gaffuri candidato sindaco? Strada percorribile e coraggiosa”

Manca tanto. Tantissimo. E forse è per questo che a un paio d’anni di distanza dalla campagna elettorale per le prossime elezioni comunali a Como (fatte salve esplosioni o implosioni di maggioranza a oggi non pronosticabili), si può anche osare l’inosabile.

O almeno possono farlo in due: l’ex sindaco di Albese con Cassano nonché emblema del renzismo a Como e neo-volto di Italia Viva, Alberto Gaffuri (ex Pd); e il segretario provinciale della Cgil, Giacomo Licata, che di pressoché ogni singola parola di Matteo Renzi è stato avversario, demolitore e antitesi per anni (e fino a oggi). Eppure…

Eppure, sul numero in distribuzione da venerdì di ComoZero settimanale – sicuramente con qualche coloritura da “romanzo politico”, ma su indiscrezioni assolutamente reali/realistiche – abbiamo dato conto della grande tentazione di Gaffuri: preparare da oggi il terreno (e le alleanze eventuali) per una clamorosa candidatura a sindaco di Como nel 2022.

Si sa, due anni e mezzo in politica sono un tempo gigantesco, dove tutto e il suo contrario possono accadere (e dove Italia Viva, la creatura renziana, potrebbe crescere o sparire ad esempio). Ma la tentazione c’è.

E chi – dopo la pubblicazione dell’indiscrezione – smuove le acque con un clamoroso “si può fare”? Nientemente che Giacomo Licata, ovviamente.

“Alberto, probabilmente ti stupirò – ha scritto il segretario della Cgil Comasca sul Facebook nel commentare la notizia di ComoZero – ma io la trovo una strada percorribile, utile, coraggiosa. Como ha bisogno di una prospettiva, al momento non ne vedo in giro”.

Parole davvero a sorpresa, probabilmente destinate ad agitare le placide acque (placidissime, tipo “Mar Morto”) del centrosinistra comasco. E c’è altro.

“La pensiamo diversamente sulle strategie politiche nazionali – ha ribadito Licata – ma nel territorio occorre ritrovarsi attorno ai valori condivisi e all’interesse della comunità locale”.

Il Segretario antirenziano per eccellenza che tende la mano – un manona calda, affettuosa – al golden boy scacciato o quasi dal Pd e renziano per eccellenza. Ci sarà da divertirsi, a Como, nella lunga strada verso l’alternativa alla destra di Palazzo Cernezzi.

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