Sulla tappa del Giro dì’Italia di Handbike saltata a Como non mancano nuove reazioni. Raccontavamo due giorni fa: Como, stop alla tappa del Giro d’Italia Handbike. Il motivo è incredibile: “Ecco cos’è successo con il Comune”.
Poi sono arrivate le reazioni della Lega e del Pd con i rispettivi consiglieri comunali, qui i dettagli. In queste ore poi ha preso parola Alessandra Locatelli, ministro comasco alla Disabilità peraltro reduce dal G7 italiano dedicato al tema:
La più grande manifestazione nazionale di Handbike, il Giro d’Italia, non passerà più da Como, la mia città. Sono molto dispiaciuta e spero che in futuro ogni Comune possa imparare a riconoscere il valore e l’importanza di sostenere competizioni e attività sportive che arricchiscono le nostre comunità e promuovono l’inclusione. Il Giro d’Italia di Handbike è un evento straordinario per gli atleti, per gli appassionati, per enti e aziende private ed è un punto di riferimento per il ciclismo paralimpico.
In mattinata è arrivato anche l’intervento del presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari:
Sono profondamente perplesso riguardo alla gestione dell’evento Giro d’Italia Handbike, che per il secondo anno consecutivo è stato cancellato all’ultimo momento, causando gravi danni agli atleti e all’organizzazione, che ha già annunciato azioni legali. Non possiamo permettere che questa ennesima scivolata dell’amministrazione passi inosservata. Como ha dimostrato ancora una volta una scarsa attenzione verso la disabilità, nonostante la presenza di una campionessa comasca di livello mondiale in questa specialità paralimpica. A conferma di ciò, la cerimonia di premiazione si terrà oggi a Desio, dopo che l’organizzazione ha deciso di abbandonare Como. La gara, che avrebbe dovuto svolgersi qui, era la finale del Giro d’Italia Handbike e rappresentava il “rimedio” promesso dal sindaco per la cancellazione della tappa cittadina del 2023.
Ormai noi comaschi abbiamo tristemente fatto il callo all’approccio distruttivo del sindaco Rapinese, che dovrebbe invece adoperarsi per trovare le soluzioni che altrove, evidentemente, hanno la capacità – e la volontà – di individuare.
4 Commenti
Ci sono delle norme che vanno rispettate, probabilmente la ministra pensa ancora agli strappi alle regole…
Brava, anche oggi hai difeso il tuo sindaco a spada tratta. Stavolta sulla pelle di disabili, mica si possono fare eccezioni e concessioni solo perché sono disabili. Né tu, né lui. Una meravigliosa storia d’amore a distanza, la vostra.
Ha ragione Lulu, il comune paga anche per averli qui e loro per il secondo anno di fila si presentano senza le giuste carte. Siete ridicoli. Il problema era già nato l’anno scorso, se in un anno non sono riusciti a presentare i documenti necessari è colpa di Rapinese. Roba da matti !!!!
Azioni legali?
Massì tanto il sindaco ci ha fatto, ormai, il callo di essere portato in tribunale, di perdere e di sprecare i soldi dei cittadini… tanti lui ne ha una marea (parole sue) e questi non sono i suoi.