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Livo, Cavargna e San Nazzaro: alle Politiche un solo voto al Terzo polo. La corsa regionale di Gaffuri parte da lì

Nemmeno il tempo di inserire Alberto Gaffuri, proprio stamane, nel resoconto sui primi rumors verso le elezioni regionali di primavera, che proprio il diretto interessato, assieme a un gruppo di militanti di Azione e Italia Viva, ha iniziato anche concretamente a muovere in primi passi in direzione Milano. Partendo da lontano, però: ossia dai piccoli e piccolissimi comuni di Cavargna, San Nazzaro Val Cavargna e Livo. Ossia, dove alle ultime Politiche il terzo polo ha preso solamente un voto. Partire dalle basi, insomma. In senso letterale.

Oggi dunque, lo stesso Gaffuri assieme ad alcuni giovani “terzopolisti” più alcuni nomi già ampiamente noti (da Gioacchino Favara e Angelo Soccio, al sindaco di Bulgarograsso Fabio Chindamo per citarne tre) sono andati nei comuni comaschi per ringraziare anche i singoli elettori che li hanno scelto a settembre e per avviare contestualmente i motori della campagna elettorale.

“Un modo di ringraziare i propri elettori del tutto fuori dal comune- spiegano Gaffuri ed Elena Vercelli, entrambi coordinatori provinciali di Italia Viva – Non il solito gazebo o volantinaggio e nemmeno il classico manifesto da appendere in città, ma un vero e proprio “tour” in tre località del tutto fuori dal classico giro. I risultati ottenuti a Como città con quasi il 15%, a Cantù, Erba, Mariano e Olgiate Comasco con il 10%, sono sicuramente motivo di soddisfazione e che ci fa ben sperare sul fatto che la proposta di Italia Viva e di Azione siano state apprezzate dai cittadini comaschi. Ma la nostra ambizione è raggiungere il maggior numero di elettori ed elettrici in tutti i territori: vogliamo crescere in consensi e in presenza anche e soprattutto nelle realtà più piccole”.

“Vogliamo esprimere, attraverso la presenza corale degli attivisti del nostro raggruppamento, il nostro ringraziamento nei confronti di tutti i nostri elettori. Ogni voto ottenuto per noi è importante per continuare a crescere. Non importa se proviene dal più piccolo paese della provincia o dalla città”, chiudono Gaffuri e Vercelli.

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Un commento

  1. L’unica novità politicamente interessante che è uscita dalle elezioni dello scorso mese è il Terzo Polo. È quello che ha avuto meno tempo per organizzare la propria campagna elettorale sui territori e, nonostante ciò, nelle province lombarde e nella nostra provincia, si è attestato sopra il 10%. Mentre, non tutti hanno fatto caso che la Lega, che è in perenne campagna elettorale, ha avuto un calo evidentissimo dal 41% del 2018 al 16,5% del 2022. Fanno bene, quindi, Gaffuri e il suo gruppo a iniziare a ricercare adesioni dove hanno preso meno voti ma anche nelle zone dove la Lega ha ancora il 30%. A breve, anche da quelle parti, Salvini sarà considerato poco più che una macchietta e i nostalgici della vecchia Lega, sempre più ai margini del partito, non riusciranno più a recuperare credibilità.

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