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Lo scenario: il comasco Alessio Butti candidato presidente di Regione Lombardia. Ma in FdI è derby interno

Uno scenario – o almeno lo scenario tratteggiato dal quotidiano Domani – vede il comasco Alessio Butti, attualmente sottosegretario alla presidente del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, sotto le insegne di Fratelli d’Italia – candidato presidente per Regione Lombardia. Rumors e indiscrezioni giornalistiche, per ora, ma che per le evidenti ricadute locali è meritevole di menzione.

Secondo il quadro tratteggiato, infatti, il nome di Butti per il vertice di Palazzo Lombardia sarebbe caldeggiato soprattutto dal presidente del Senato Ignazio La Russa, dipinto come “la cerniera tra i meloniani e il potere finanziario lombardo. L’uomo a cui Meloni deve tanto, avendolo avuto al fianco anche nei momenti più difficili”.

Su un altro lato della barricata, nell’ambito di quello che viene descritto come uno scontro interno, ci sarebbe invece l’ala che a livello nazionale fa capo direttamente ad Arianna Meloni e che punterebbe per la candidatura a presidente sull’eurodeputato Carlo Fidanza, descritto come “il consigliere più ascoltato dalla premier (dopo il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari)”.

Le elezioni lombarde, come noto, sono previste nel 2028 e nello scacchiere interno del centrodestra, la Lombardia dovrebbe cambiare colore passando dalla casella della Lega a quella appunto di Fratelli d’Italia.

Come già intuito, però, almeno secondo questa ricostruzione, la scelta sul nome per Palazzo Lombardia non sarebbe una passeggiata di salute dentro il partito della presidente del Consiglio. Questo uno dei passaggi chiave: “Meloni individua in Fidanza il candidato. Facendo infuriare La Russa e Santanchè. Subito parte il killeraggio. Il presidente del Senato e la ministra del Turismo vogliono sbarrare la strada a Fidanza. I fedelissimi di La Russa puntano su altro nome: Alessio Butti, sottosegretario con delega all’Innovazione ed esponente della vecchia guardia: la sfida tra il vecchio e il nuovo. Nel dossier Lombardia si infila Arianna Meloni, sperando di dar man forte a Fidanza. Il primo risultato è disastroso. I larussiani in Consiglio regionale della Lombardia impallinano la sottosegretaria Federica Picchi (la sottosegretaria in Regione con posizioni no-vax sfiduciata una settimana fa con voti anche del centrodestra, ndr) . Il pallottoliere: 19 franchi tiratori”.

In questo quadro, anche il recentissimo addio (tutt’altro che spontaneo) dell’ex assessore lombardo al Turismo, Barbara Mazzali, a favore di Debora Massari, sarebbe già stato un segnale. O meglio, di una prova di forza vinta dall’ala di Arianna Meloni per rafforzarsi in Regione.

Al voto mancano ancora quasi 3 anni. Ma la partita – generale ma anche dentro FdI – sembra appena cominciata (e, forse, destinata a cambiare del tutto per chissà quante volte ancora).

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