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LO SPEZZATINO Le ‘caste’ dei parcheggi, Molteni ‘cacciato’, l’assessore che pare il sindaco: in consiglio succede di tutto

Consiglio comunale di Como davvero incandescente quello di lunedì sera a Palazzo Cernezzi. Tantissimi i momenti caldi, a partire dal clamoroso – e, dopo due anni di compattezza granitica, a suo modo storico – primo voto in dissenso rispetto al gruppo della lista Rapinese Sindaco e alla stessa indicazione del sindaco, da parte del consigliere Milo Casati. Nel video, il fatidico momento dell’accensione del tabellone.

Poi, scontro verbale accesissimo tra Stefano Legnani (Pd) e primo cittadino, con l’esponente Dem che ha accusato il sindaco di aver mantenuto alcune sacche di privilegiati con le recenti modifiche alla sosta. Il primo cittadino, inutile dirlo, ha replicato a tono (e anche di più).

E ancora: l’esponente di Svolta Civica, Vittorio Nessi, che biasima comportamenti da lui ritenuti da “asilo” da parte di maggioranza e giunta, con Rapinese che si infuria e rivanga il famoso caso delle firme che vide coinvolto l’esponente dell’opposizione nel mandato scorso.

Per il centrodestra, il consigliere Lorenzo Cantaluppi (FdI) ha stigmatizzato il funzionamento della piattaforma digitale del Comune per raccogliere segnalazioni e richieste di intervento da parte dei cittadini. Ne è nato anche uno dei tanti scambi polemici tra le opposizioni e il presidente del consiglio comunale, Fulvio Anzaldo.

In ultimo, un inedito assessore alla Cultura, Enrico Colombo che – ricalcando in maniera impressionante anche il modo di parlare, le pause, i gesti e la postura del sindaco Alessandro Rapinese – ha rilanciato la battaglia contro l’Associazione Carducci per riavere la piena disponibilità della Sala dei Nobel.

 

Tutto questo e molto altro, qui sopra, raccolto nella video puntata dello Spezzatino di Consiglio del 26 marzo 2024.

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12 Commenti

  1. La rabbia del Sindaco che trasuda dal linguaggio minaccioso in Aula, contrasta con l’affabilità sorridente e goliardica esibita negli studi televisivi. Come leggere questa dicotomia?
    Senza indugiare in ipotesi psicanalitiche, non si tratterà per caso di fastidio verso la dialettica democratica e propensione per l’avanspettacolo? In tal caso egli avrebbe sbagliato mestiere e contesto. Dovremmo capire e incoraggiarlo a seguire la più autentica (e per lui più salutare) delle sue vocazioni.

  2. negli atteggiamenti il Presidente del Consiglio è anche peggio del Sindaco, non serve tanto a capire che il ruolo che ricopre deve essere super partes

  3. Vedere un giovane come Enrico Colombo ricalcare stile e contenuti del sindaco mi da la conferma di quanto questa giunta sia priva di pluralità ed inclusività, aspetto assolutamente deleterio per il bene di una comunità.
    Le scelte miopi e divisive fatte fino oggi ne sono una amara ma ineluttabile conseguenza.

    Il gesto di Milo Casati rappresenta al momento un unicum troppo isolato ed insignificante per poter rappresentare una speranza di inversione di tendenza.

  4. Una cosa giusta l’ha detta l’assessore Colombo che il
    Comune non si è mai occupato della Sala Nobel e non ha proprio citato il Museo Casartelli per il quale non ha mostrato alcun interesse. Grazie per avere direttamente rappresentato che del Museo Casartelli se ne è sempre occupata la Associazione Carducci. Questo video è una prova preziosissima di quanto un privato ha fatto per la città. Grazie Assessore Colombo di avere riconosciuto che il Museo è vivo grazie a chi lo ha da sempre curato.

  5. Ma è’ normale che il sindaco entra ed esca continuamente dall’aula mentre parlano i consiglieri? Lo prevede il regolamento? O è solo un modo per farsi notare?… Colombo si è rapinizzato!

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