Fratelli d’Italia è il primo partito in Lombardia. Alle regionali dello scorso 12/13 febbraio la formazione di Giorgia Meloni ha ottenuto il 25,1% dei consensi con una crescita di oltre 21 punti rispetto al 2018 quando era sotto il 4%. Fratelli d’Italia, in un contesto di generale astensione, riesce ad aumentare anche il consenso in termini di voti assoluti, passando da 190.838 a 725.402 con una crescita di oltre mezzo milione di elettori.
Il secondo partito della regione è il PD con il 21,8%. I dem crescono di due punti e mezzo (erano al 19,2% cinque anni fa) con però 379.786 elettori in meno (da 1.008.560 voti nel 2018 a 628.774).
La Lega perde tredici punti (da 29,6% a 16,5%) e passa da 1.553.798 elettori a 476.175.
Dimezza i propri consensi Forza Italia che ottiene il 7,2% (aveva il 14,3% nel 2018). Il partito di Silvio Berlusconi ottiene 208.420 voti contro i 750.739 delle ultime regionali.
Lombardia Ideale – Fontana Presidente è l’unica lista, insieme a Fratelli d’Italia, che aumenta i consensi: guadagna poco meno di 100mila nuovi elettori, passando da 76.6410 voti a 177.387.
Perde, invece, quattordici punti il Movimento 5 Stelle che resta sotto il 4% (era al 17,8% nel 2018). Gli elettori lombardi dei 5 Stelle sono 113.229, 820mila in meno rispetto a cinque anni fa quando sfiorarono il milione (933.382).
Noi Moderati – Rinascimento è rimasto stabile: quest’anno ha ottenuto l’1,1% contro l’1,2% del 2018 quando si presentò come Noi con l’Italia – UDC. Ha tuttavia ridotto del 50% i propri voti passando da 66.381 voti a 33.711.
Tra le nuove liste presenti alle regionali 2023, per cui è impossibile in confronto con il 2018, la lista Letizia Moratti Presidente ha ottenuti il 5,3% (152.652 voti), Azione – Italia Viva il 4,2% (122.356 voti), Patto Civico – Majorino Presidente il 3,8% (110.126 voti), Alleanza Verdi e Sinistra il 3,2% (93.019 voti) e Unione Popolare l’1,3% (39.913 voti).
Fratelli d’Italia è il primo partito in nove province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza Brianza, Pavia e Varese) su dodici con percentuali che vanno dal 29% di Mantova al 23,2% di Lecco. La Lega batte gli alleati in due province, a Como con il 24,1% (218 voti in più del partito di Giorgia Meloni) e Sondrio con il 28,6%, mentre il PD è primo a Milano con il 24,9%, un punto in più di Fratelli d’Italia.
Forza Italia supera il 10% solo a Brescia (10,3%) e si avvicina a Pavia (9,3%), il Movimento 5 Stelle ottiene il suo miglior risultato a Milano dove sfiora il 5% (4,9%), Lombardia Ideale – Fontana Presidente è sopra al 9% in tre province (Cremona, Sondrio e Varese) ed arriva all’otto e mezzo a Lodi.
La lista Letizia Moratti Presidente è oltre il 6% solo in due province, Milano e Sondrio, mentre Azione – Italia Viva registra la sua migliore performance a Lecco con il 5%. Il Patto Civico, la lista di supporto a Piefrancesco Majorino, va sopra al 6% a Milano e sopra il 5% a Monza Brianza.
Numeri che si traducono in seggi in Consiglio regionale. Fratelli d’Italia ne conquista 22, 19 in più rispetto alla precedente legislatura. Due seggi in più per il PD che con 17 sarà il secondo gruppo dell’Assemblea lombarda (erano 15 nel 2018). Il terzo partito in doppia cifra è la Lega con 14 seggi (ne aveva 28). Forza Italia ne conquista 6 (8 in meno rispetto ai 14 del 2008), mentre la lista Lombardia Ideale – Fontana Presidente ne ottiene 4 in più passando da 1 a 5. Il Movimento 5 Stelle perde dieci seggi scendendo da 13 a 3, mentre resta stabile Noi Moderati – Rinascimento con 1 seggio.
Entrano per la prima volta in Consiglio regionale la lista Letizia Moratti Presidente (4 seggi), Azione – Italia Viva (3 seggi), Patto Civico – Majorino Presidente (2 seggi) e Alleanza Verdi e Sinistra (1 seggio).