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Magatti-Rossotti, volano i rifiuti. “Improvvisatori”. “Pensarci prima?”. “Non si permetta”

Non è stata una serata soft, ieri sera, in consiglio comunale a Como. Tra i tanti duelli, è spiccato quello tra l’ex assessore all’Ambiente e ora consigliere di opposizione per “Civitas”, Bruno Magatti, e l’attuale assessore all’Ambiente, Simona Rossotti.

Pomo della discordia, l’imminente serie di novità nella raccolta dei rifiuti per il centro storico e Viale Geno (con ripercussioni su via Borgo Vico, Camerlata e Rebbio: circa 20mila comaschi coinvolti, qui trovate orari e info utili).

Ad attaccare duramente è stato per primo Magatti, con una piccola rivelazione: “Il frutto di questa improvvisazione – ha affermato riferendosi a Rossotti – è soprattutto uno: le prime vittime sono gli operai di Aprica, ai quali sono state sospese le ferie. Si tratta degli operatori addetti alla raccolta del vetro della carta, per i quali ora è prevista una moltiplicazione del lavoro improvvisa”.

Non è la prima volta che Magatti contesta radicalmente le novità che entreranno in vigore il primo luglio, qui aveva già espresso una valanga di dubbi e critiche parlando di flop annunciato.

Rossotti ha atteso il suo turno e poi ha replicato per le rime. Dapprima con un’introduzione intinta nel veleno: “Si sarebbe dovuto prevedere prima che all’orario dell’aperitivo la città turistica non avrebbe dovuto essere piena di rifiuti per le strade – ha detto riferendosi al suo predecessore – Ma comunque sono convinto che lei (Magatti, ndr) abbia fatto il massimo, con un contratto che ha ereditato (in effetti l’attuale contratto nacque con la seconda giunta Bruni, ndr)”.

Poi l’attuale assessore all’Ambiente ha replicato sul punto specifico: “Non c’è alcuna improvvisazione, parliamo da un anno delle modifiche. Sicuramente non c’è una soluzione definitiva ma abbiamo la volontà di sperimentare qualcosa che riduca l’esposizione dei rifiuti in città”.

Toccato nel vivo, Magatti ha controreplicato per fatto personale: “Non ho bisogno di spiegazioni, lei non si può permettere certe considerazioni – ha risposto a Rossotti – L’ho solo consigliata di non andare a sbattere altrimenti pagherà il dazio. E continuo a parlare di improvvisazione, che pagheranno i lavoratori che hanno già lavorato tutto l’anno”.

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Un commento

  1. Fantastici i nuovi orari della raccolta rifiuti in centro. Se non sei negozio di abbigliamento o scarpe (privilegiati), Ti devi premurare di esporre due giorni la settimana i rifiuti dalle 22.00 alle 6.00.
    Orbene, mi chiedo come tutte le altre attviità commerciali, professionali e produttive del centro potranno mai fare, visto che il più delle volte le 22.00 sono circa 3-4 ore dopo la loro natura chiusura.
    Ci si chiede se, oltre alla TARI, tutti questi soggetti ora debbano anche pagare qualcuno per arrivare a quell’ora e portare fuori i rifiuti, sempre poi che si trovi qualcuno disposto a farlo.
    Questa nuova regolamentazione ha solo un aspetto positivo, il risultato che si vuole ottenere! Tutto il resto è da cestinare, compreso chi non ha compreso una cosa tanto semplice e scontata!
    Infine una domanda sorge spontanea: la TARI dei negozianti di abbigliamento è più bella, buona, brava, tanto che per loro è stato studiato un orario particolare, che ricade negli orari di apertura ?

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