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Maltempo nel Comasco, 100 milioni di danni: “Il problema sono i mega resort su lago e montagne, non le norme”

Dopo il tremendo maltempo che ha sferzato la provincia di Como la scorsa settimana, con danni per circa 100 milioni, la visita del ministro Matteo Salvini ha portato una promessa.

“Bisogna intervenire urgentemente in prevenzione – ha dichiarato, dopo il vertice in Prefettura a Como – Io ho messo a disposizione dei sindaci anche i tecnici del mio ministero per portare avanti delle pratiche che da soli non riescono a portare avanti”.

E ancora: “Ristoro immediato dei danni ricevuti dai privati e da tutti i sindaci la richiesta di rivedere le norme ambientali che impediscono di curare i boschi”.

Parole che però non hanno affatto convinto la presidente onoraria dei Verdi lombardi, la comasca Elisabetta Patelli.

“Ogni Regione ha le proprie ‘norme forestali’, regolamenti che disciplinano operazioni in boschi, tagli colturali, gestione del sottobosco. Gli interventi devono essere conformi alle Norme Forestali Regionali – ha dichiarato in una nota Patelli – Norme che vengo stabilite e approvate dalle Regioni, nel caso della Lombardia dalla stessa maggioranza di Salvini che governa la Lombardia ininterrottamente da 30 anni”.

“Si tratta comunque di normative che prevedono una pulizia del bosco sicura, ponderata e legale. Forse è su questi criteri che Salvini non è d’accordo – ha proseguito l’ambientalista comasca – E’ una normativa che prevede tagli che non provochino incendi, che non siano abusivi e che, in zone a rischio idrogeologico, non provochino frane e dissesti. Il problema quindi non è l’esistenza di regole per la cura dei boschi, i problemi sono da una parte la mancanza totale di cura dei boschi, disattesa da decenni e soprattutto tutte le cementificazioni scriteriate promosse in questi anni in aree fortemente a rischio a partire dai megaresort di lusso sulle rive del lago o all’interno della montagna che sventrano versanti interi. Salvini si occupi piuttosto di alleggerire la corposa burocrazia costruita dalla sua stessa maggioranza e di far lavorare in tempi più celeri i suoi funzionari, la gente ha bisogno di interventi subito, non di sciacallaggio politico”.

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