“I manifesti apparsi nelle scorse ore in città, a Como, celebranti il centenario della nascita dei fasci di combattimento, sono un segnale da non sottovalutare e rappresentano l’escalation di una situazione che ormai da un paio di anni sta subdolamente emergendo anche nella nostra realtà” così Tommaso Legnani, segretario cittadino Dem, e e Matteo Introzzi, segretario del circolo Como Convalle del Pd, a proposito dei manifesti affissi in città inneggianti al fascismo e già condannati dall’Anpi.
Due gli episodi di cui abbiamo dato conto nei giorni scorsi:
Quel cartello anonimo che celebra la nascita del Fascismo: fotodenuncia della lettrice
I fascisti si prendono i muri di Como: nuova raffica di manifesti, insorge l’Anpi
“Riteniamo sia inaccettabile celebrare una ricorrenza che per l’Italia è stata solo nefasta, avendo portato all’affermazione di un regime dittatoriale, allo svilupparsi di persecuzioni razziali e politiche, e al folle ingresso del Paese nella seconda guerra mondiale”, dicono i due esponenti Dem –. “Come Pd ci auguriamo che chi di dovere metta subito in atto le misure necessarie a reprimere sul nascere questo vergognoso episodio, perseguendo a norma di legge chi pratica apologia di fascismo, oltre che punendo, anche dal punto di vista amministrativo, le affissioni abusive dei manifesti stessi”.
EDIT 17.54
“Siamo di fronte all’ennesima provocazione di movimenti di estrema destra, inneggianti al fascismo, nel nostro territorio. Di fronte al dilagare di posizioni reazionarie e razziste non possiamo ignorare o banalizzare episodi di questo genere”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga dopo la serie di affissioni, in diversi punti della città di Como e provincia, di manifesti abusivi inneggianti al centenario della fondazione dei Fasci italiani di combattimento, movimento dal quale prese il via il Partito Nazionale Fascista.
“È dovere delle istituzioni vigilare e sanzionare comportamenti che violano norme dello Stato vigenti”, prosegue la deputata Dem che annuncia la presentazione di un’interrogazione scritta al Ministro dell’Interno Salvini “affinché azioni del genere non si ripetano e vengano concretamente contrastate”.
“Questo ci aspettiamo da un Governo e da istituzioni locali che si accaniscono contro la povertà: non vorremmo scoprirli più clementi verso chi viola la legge dello Stato inneggiando al fascismo”.