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Manifesti shock contro le femministe a Como e provincia, le Donne Democratiche: “Non ci facciamo intimidire”

Dura presa di posizione della Conferenza della Donne democratiche di Como dopo l’apparizione di diversi manifesti anti femministi in provincia di Como e in varie zone della Lombardia. Tra i vari slogan sui diversi cartelloni apparsi: “Le femministe, se le conosci le eviti” ma anche molti altri.

“Così termina il manifesto delirante apparso in questi giorni in diverse sedi del Partito Democratico tra le quali quella di Bregnano, della Cgil e dell’Anpi, oltre che sui alcuni muri e bacheche della nostra provincia come a Lomazzo, Bregnano e Rovello Porro, oltre che in altre città lombarde – segnalano le donne Dem – Il messaggio delle stampe è tanto chiaro quanto folle: il femminismo è violenza, negazione del diritto d’espressione e soprattutto guerra contro gli uomini. Non ci stupisce il tono dello scritto, pieno di banalità e frasi senza senso sconnesse dalla realtà, dalle quali si percepisce la totale mancanza di comprensione di cosa siano state realmente le battaglie combattute dalle donne, per le conquiste che ancora oggi portiamo avanti”.

“Siamo femministe e lottiamo per l’eliminazione della violenza di genere e per la parità, che non hanno bandiera: sono di tutte e tutti. Non possiamo accettare passi indietro sui diritti faticosamente conquistati dalle donne – conclude la nota – Non ci faremo intimidire, il nostro lavoro va avanti, noi andiamo avanti, per un mondo più giusto, contro qualsiasi forma di violenza e sopraffazione”.

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7 Commenti

  1. Shock?
    Dicesi satira “composizione poetica che evidenzia e mette in ridicolo passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone o anche di un solo individuo, che contrastano o discordano dalla morale comune (e sono perciò considerati vizi o difetti) o dall’ideale etico dello scrittore”.

  2. Non fa notizia che qualcuno spenda soldi per dare addosso a qualcun altro. Con il bipolarismo, se si sta da una parte, non si può accettare nulla di quello che quelli dell’altra parte dicono. Ci sta. È il frutto dei tempi. Quello che invece fa notizia, è che ci sono donne che di fronte a questi manifesti si schierano contro le femministe, solo probabilmente perché non della loro area politica, facendo finta di non sapere che se non ci fossero state le battaglie per l’emancipazione delle donne, certe dichiarazioni, non sarebbero state neppure prese in considerazione. Mah….

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