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Mantovani: “La facciata di Villa Olmo fa piangere. L’orto botanico? Tre piantine flosce” FOTO

Duro intervento della consigliera comunale del Gruppo Misto, Ada Mantovani, in consiglio comunale. Il tema generale era lo stato di cattiva manutenzione in cui versa una larga fetta del patrimonio comunale.

Immobili, aree, edifici che secondo la consigliera “scontano troppi anni di mancata manutenzione” o comunque le lentezze della macchina amministrativa.

In particolare, la consigliera ha puntato il dito sulle condizioni della facciata di Villa Olmo e sulle condizioni dell’orto botanico, alle spalle della dimora.

“Non esiste un piano delle manutenzioni – ha aggiunto Mantovani – Impianti sportivi, musei, recupero delle aree dismesse, piano del traffico, politiche green e abitative: questo Comune è lento e ormai sono tante, troppe le pezze da mettere”.

Poi, in particolare, Mantovani si è soffermata su un punto più volte sottolineato anche in passato: l’enorme ritardo del recupero complessivo del compendio di Villa Olmo.

Una considerazione frutto anche dei 5 milioni ottenuti ormai nel lontano 2014 da Fondazione Cariplo e dello lo stato in cui versa ciò che è stato realizzato, almeno in parte.

“Se andate a vedere la facciata di Villa Olmo, mi viene da piangere”, ha sbottato Mantovani sottolineando le evidenti parti già scrostate nonostante i recenti lavori di rifacimento.

“Per non parlare – ha concluso la consigliera – del nuovo giardino botanico: tre piantine in crosce, flosce”.

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5 Commenti

  1. Ma la facciata prospiciente il lago non era appena stata sistemata? È tutta lì da vedere, a distanza di pochissimo tempo. Anche in questo caso non esiste un responsabile, immagino.

  2. È necessario cominciare a decifrare in primis chi sono i responsabili. Sulle facciate è l’Assessorato ai Lavori pubblici o quello al Patrimonio? E sui giardini è proprio l’Assessore Galli? Il Patrimonio non c’entra mai. Lo Splendido si occupa sempre di altro e i suoi nuovi amici di Fratelli di Italia sviano sempre l’attenzione dalle sue maldestre operazioni. Come dargli torto. Lo sfacelo li riguarda eccome ma è meglio che si pensi che sia un problema di altri. I Lavori pubblici? Ma se nessuno li avverte? E poi, è stato appena nominato. Ha fatto parte dell’operazione di ricompattamento della maggioranza con i “cincinnati” di Forza Italia. Non lo scaricherebbero mai neppure se lo sorprendessero con lo scalpello a scrostare l’intonaco di Villa Olmo o a togliere il tappo della vasca olimpionica. Impossibile.
    Povero Galli, ormai si sta ritrasformando in Gallie il Coyote. Mille ne inventa e le mille che inventa si trasformano in altrettante trappole in cui infilarci i piedi. E soprattutto, non lo difende più nessuno. Neppure il “buon” Sindaco.
    Non so cosa faccia nella vita l’Assessore Galli. Mi dicono che sia una persona molto perbene. Ho l’impressione che forse lo sia troppo per fare il politico. Mi chiedo se non sia opportuno che torni a occuparsi delle sue faccende. Il rischio ormai è quello di diventare il capro espiatorio di un fallimento complessivo di tutta l’Amministrazione. Non sia mai che l’anno prossimo, durante la prossima campagna elettorale, quelli di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e della Lega ci raccontino che era tutta colpa di Gallie il Coyote e degli amici dell’Orso Yoghi. Tanto delle cazzate dello Splendido, di quelle di Megafono e distintivo, dell’Infopoint, dello scippo delle coperte di San Francesco o del Regolamento della “zarina”, ecc. ecc. ecc. chi se ne ricorderà più? Con un capro espiatorio così perfetto, come si fa a ricordarsi dello Splendido e di tutti gli altri?

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