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“Meno male che ti ho dato un lavoro…” Ma il sarcasmo di Rapinese spazientisce Roperto e Anzaldo

Questa volta persino la fedelissima assessore alle Politiche educative Nicoletta Roperto e il presidente del consiglio comunale, Fulvio Anzaldo, si sono vistosamente spazientiti di fronte all’incontinenza verbale del sindaco Alessandro Rapinese in aula. Nel caso specifico, perché, come già accaduto in passato, il primo cittadino ha preso di mira un’espressione usata da un consigliere di minoranza, Vittorio Nessi di Svolta Civica, e, dopo averla ripetuta infinite volte con sarcasmo, ci ha ulteriormente ironizzato sopra. Con toni e modi, però, che hanno messo alla prova persino la resistenza di Anzaldo e Roperto.

In consiglio si dibatteva dell’interrogazione presentata da Nessi sulla chiusura voluta dalla giunta della scuola primaria di Ponte Chiasso. Il consigliere di Svolta Civica, nel documento, contestava il fatto che con la chiusura andranno sprecati gli ingenti finanziamenti ottenuti dall’istituto tramite Pnrr (circa 115mila euro), il recente progetto di cablaggio (investimento di 67mila) e una serie di lavori di manutenzione straordinaria condotti sull’edificio di via Brogeda.

Nessi, inoltre, nella mozione ha espresso rammarico anche per la chiusura della biblioteca innovativa da poco inaugurata, per il problema della continuità didattica per i bambini iscritti e per le difficoltà che il trasferimento ad altre scuole secondo lui creerà in una zona “caratterizzata da forte disagio economico sociale”, con forte presenza di stranieri e in una scuola come quella di Ponte Chiasso che – parole di Nessi – “è frequentata prevalentemente da famiglie indigenti, per cui l’utilizzo di mezzi pubblici (per raggiungere la nuova scuola) rappresenta un significativo aggravio economico con rischio elevato di abbandono scolastico”.

Apriti cielo. Sulle ultime parole di Nessi – peraltro riferite soltanto alle famiglie con i bambini iscritti alla scuola, non a tutti i residenti di Ponte Chiasso – Rapinese si è scatenato. All’inizio, semplicemente chiedendo conto a Nessi se quell’affermazione sulle famiglie indigenti fosse una sua deduzione o se fosse basata su dati ufficiali e consultabili. E poi aggiungendo: “Ne comprendo che Ponte Chiasso è in periferia dunque sono indigenti? O è un quartiere talmente brutto quindi sono indigenti? O abbiamo dei dati? Quale indagine del consigliere Nessi rivela che a Ponte Chiasso sono indigenti? Ponte Chiasso, territorio di immigrazione, dunque ci sono gli indigenti…cosa ci sarà in quel pensiero che dice che a Ponte Chiasso ci sono gli indigenti?”. Insomma una serie di affermazioni a cui ha fatto seguito una ulteriore, rimarcata, insistita ripetizione del concetto da parte di Rapinese, tirando persino in ballo in maniera sarcastica l’assessore Roperto e la sua famiglia (entrambe di Ponte Chiasso).

“Meno male che ti ho dato un lavoro in giunta perché sennò cosa avresti mai fatto nella vita, visto che sei di Ponte Chiasso”, una delle infelici espressioni del sindaco, ancorché nel tentativo di fare sarcasmo. E infatti, alla fine, all’ennesimo rivolgersi verso Roperto per cercare sostegno alla mini-sceneggiata, l’assessore ha esclamato (fuori microfono ma inequivocabilmente) “Basta!” e persino Anzaldo ha affermato verso Rapinese “per favore, conteniamoci”. Qui sotto, il video.

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34 Commenti

  1. Se i due assessori Fantozzi non hanno niente da ridire sul trattamento che gli riserva il mega direttore generale cavaliere di gran croce ecc…non vedo il problema.

  2. Altissimo livello della politica comasca. Fa ben sperare per il futuro sull’altrettanto altissimo profilo e spessore dei candidati sindaco che ci/si proporranno. E come si suol dire, il pesce puzza sempre dalla testa

      1. La testa a prescindere da chi l’ha votata è tenuta a dare il cosiddetto “buon esempio “. Io non voto uno come me. Io voto uno meglio di me. Detto trito e ritrito che va sempre bene.

        1. “io non voto uno come me. Io voto uno meglio di me” (detto trito e ritrito che va sempre bene) la dice tutta sugli elettori del Rapi… 😂😂😂😎

  3. Ha ripetuto in modo stucchevole un concetto compreso male da lui. Nessi ha affermato che la maggior parte di chi frequenta la scuola è indigente, non la maggior parte di chi abita a Ponte Chiasso. Ma come fa a capire gli altri uno che ascolta solo se stesso?

  4. In effetti scommetto che se uno avesse i danee non abiterebbe a pontechiasso: quartiere attraversato da 700 tir al giorno, privo di uffici e infrastrutture ( ora Miche di asilo), perennemente intasato da cose in ingresso d’uscita

  5. Io me lo immagino tra trent’anni… al bar (e dovrà cambiarlo spesso) con la birretta davanti, a bofonchiare tra sé e sé, con il barista che finge di avere da fare pur di evitare di dargli retta… perché mi sembra chiaro che *già ora* quelli che fingono di trovare divertenti le sue uscite, sotto sotto provano vergogna, e sopportano solo in funzione del potere che distribuisce… ma tra trent’anni? gli resterà un amico con cui rivangare i bei tempi andati?

  6. Rapinese Sindaco quando si trova senza argomenti usa gli stessi atteggiamenti che ha il bulletto delle scuole medie, quelle inferiori ovviamente. Per intendersi, lo quello che sfotte il compagno timido sapendo che in caso di reazione ci saranno i suoi compari, più attrezzati ovviamente, a difenderlo. Oggi, sorprendentemente, i compari non l’hanno difeso. Gli hanno detto di piantarla. Povero Rapinese Sindaco chissà che incazzatura. I suoi compari si sono ribellati alla sua incontinenza verbale e per di più lo hanno fatto in pubblico. Starà già preparando qualche sottile vendetta da scaltro politico qual è: le puntine sulla sedia? il biglietto con scritto “asino” dietro la schiena? O la marmellata nella cartella? Attenti Anzaldo e Ruperto: il Rapi li metterà in ridicolo. LUI sì che non scherza.

  7. 10.000 euro al mese e si presenta in maglietta e golfino? Ma non era quello che aveva come riferimento l’avvocato Spallino? Bravi a averlo votato. Bravissimi.

  8. Rapinese un tipino scortese
    Crede di essere un grande è solo un povero intrigante
    Crede di essere l’unico competente è solo un i significante

  9. Ad Anzaldo & C…
    Pensate di esser parte di un Consiglio Comunale.
    Domanda: ma davvero?
    Se sì, restate dove siete e beccatevi l’opinione dei cittadini che hanno ed avranno nei vostri confronti in tempi eterni…….ed avranno pure la memoria….
    La Como di oggi SIETE VOI.
    Vedremo quella di domani…..manca poco.

  10. Bersani è stato assolto dall’aver dato del coglione a Vannacci. Così, per dire. E Vannacci era un Generale dell’Esercito……
    Qui l’esercito ci riporta a Brancaleone.
    Piaccia a Lor Signori l’opinione pubblica……

  11. Un gran Signore non c’è che dire…insieme al suo gruppo si diverte a perculare il prossimo!!!
    Tanto il Karma lo assisterà nel breve!!
    Finirà anche l’epopea dello Sceriffo e poi si che ci sarà da ridere

  12. Deve essere stato bullizzato, è l’unica spiegazione possibile per uno comportamento simile in un contesto istituzionale,
    Peraltro il consigliere Nessi ha ragione nel sostenere che ci sono dei problemi di povertà nel quartiere e che questo potrebbe causare l’abbandono scolastico per il lievitare dei costi derivanti dagli spostamenti, ma al super man de noialtri, non importa molto degli altri e lo continua a dimostrare “Signori si nasce e Lui non lo nacque”.
    Un sentito grazie anche al presidente per la CHIARA e FORTE presa di posizione.

  13. si è trovato il modo per fare di tutto, ironia, cabaret… ma non rispondere alle domande. in un quartire congestionato dal traffico, con problemi di manutenzione e totale assenza di servizi sembra impossibile non comprendere quale disagio possa determinare dovere portare a scuola i figli a Monteolimpino o chissà dove… ma a quanto pare per chi ci amministra, la città è servita da una capillare rete di servizio publico…

  14. Appoggio Rapinese, al quale tuttavia di persona ho spiegato che le qualità che servono per diventare Sindaco sono diverse da quelle che servono per restare Sindaco.
    Un caro saluto.

      1. Certo che lo appoggio. Ha dato una sferzata a una città dormiente. Gli elettori lo hanno scelto, contro i partiti, che hanno candidato persone non all’altezza.
        Per il resto, ogni botte dà il vino che può dare.
        Un caro saluto.

    1. Se di qualità si tratta, ed è lecito dubitare, non sembra esserci molta differenza tra il prima e il dopo. Temo che il Sindaco non abbia colto il suo messaggio “in codice”…

    2. Non erano qualità nemmeno prima , e’ sempre stato evidente, purtroppo noi elettori facciamo una gran fatica a riconoscere le persone valide , come allocchi preferiamo credere a chi sbandiera e urla di esserlo rispetto all’avversario….poi lo molliamo ( vedi Salvini dal 30% al 10% in brevissimo tempo ) diamo la colpa all’idolo passato e passiamo al prossimo , senza accorgerci che la responsabilità di non saper distinguere prima, le fandonie dalla serietà , e’ solo nostra.

    1. Concordo con cittadina. Come si può sentirsi felice perché rappresentati da questo sindaco? lui ha finalmente il potere che voleva da sempre: il potere assoluto sulla città, di cui non gliene importa niente, come niente gli importa dei suoi concittadini. Il suo unico problema è mantenere questo potere. I problemi degli altri non sono i suoi, perché perdere tempo anche solo ad ascoltarli? Peggio per voi se avete problemi. Io sono il sindaco di Como, non dei comaschi. Io comando…. E inoltre, io appartengo alla generazione di politici che”non sa stare a tavola con coltello e forchetta”, ma perché dovrei visto a tavola mi piace sedermi da solo?

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