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Mense, la scelta finale del Comune di Como: chiudono 4 cucine, salvata via Montelungo

Alla fine saranno 4 – e non più 5 – le cucine delle scuole comunali che chiuderanno. La giunta  di Palazzo Cernezzi ha deliberato l’indirizzo per la sperimentazione della parziale esternalizzazione del servizio di ristorazione scolastica. Dal prossimo anno scolastico, dunque, la gestione del servizio sarà di tipo misto, con la cessione del 53% della preparazione dei pasti destinati alle scuole a un gestore esterno che verrà scelto tramite apposito bando di concorso.

Mense, tutte le tappe della vicenda

L’amministrazione comunale ha ascoltato le osservazioni emerse durante i tavoli di confronto e rivisto il piano di chiusura di alcune cucine. Di fatto, nella versione finale è stata salvata la cucina della scuola di via Montelungo, che inizialmente avrebbe dovuto chiudere i battenti. I plessi che usufruiranno del servizio esternalizzato saranno quelli non dotati di cucina che già attualmente ricevono i pasti, con l’aggiunta di quattro scuole che per caratteristiche particolari e/o necessità di adeguamenti imposti dall’Ast hanno cucine che non possono essere mantenute in funzione. Si tratta delle scuole di via Alciato, di Breccia, di Prestino e di Monte Olimpino. Le altre cucine continueranno a funzionare grazie all’attività del personale a tempo indeterminato attualmente già impegnato con la stessa mansione.

Il cambiamento di gestione della ristorazione scolastica rappresenta l’avvio di un processo di modernizzazione complessiva che dovrà prevedere l’informatizzazione del sistema. L’obiettivo primario perseguito dall’amministrazione rimane mantenere elevato il livello qualitativo dei pasti serviti, nel rispetto dei principi di sicurezza alimentare.

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