Minacce di querela e rivendicazioni d’orgoglio. Due degli assessori della giunta Rapinese che sabato scorso, dal palco del Tetro Sociale, sono stati spettatori e bersagli indiretti della contestazione da parte della Lario Scuola di Judo, ovvero Chiara Bodero Maccabeo e Alberto Fontana, hanno duramente replicato in consiglio comunale alla Lega che, subito dopo i fatti, aveva diffuso un durissimo comunicato definendoli “inutili, muti e completamente succubi delle scelte del sindaco”.
La prima a intervenire è stata Bodero Maccabeo, che si è chiesto come quelle parole “non possano essere definite una mancanza d rispetto, un’offesa fortemente denigratoria e oggettivamente lesiva della mia onorabilità e del ruolo istituzionale che ricopro. Si tratta di un giudizio personale non basato su fatti né riferito a scelte amministrative, che esula dal legittimo confronto politico ma si colloca nella delegittimazione individuale, ulteriormente aggravata dalla ripresa dei giornali”. Insomma, parole che sembrano l’anticamera di una querela per diffamazione aggravata a mezzo stampa (non ancora formalmente annunciata).
Sul piano politico, poi, l’assessore ha rivendicato il lavoro di “una giunta compatta che lavora sodo e porta risultati concreti per la città, che si confronta e non ricorre a proclami o dichiarazioni rumorose e offensive per fare inutile baccano od ottenere visibilità”; inoltre, ha definito “l’attacco personale incompatibile con il confronto democratico, rispettoso e costruttivi tanto decantato da chi oggi offende me e la giunta; il lavoro e i risultati si nutrono di silenzi e non di polemiche inutili e attacchi personali che servono solo a stanare ci vive di due like e quattro commenti da stadio, con tutto il rispetto per lo stadio”.
Subito dopo, anche l’assessore Fontana ha fatto balenare l’ipotesi di una denuncia per la consigliera Elena Negretti e Paolo Muttoni (Coordinatore della Lega Giovani Cumasch), firmatari del già citato comunicato post-contestazione al Sociale.
Fontana ha parlato di affermazioni che “esorbitano la dialettica politica e sconfinano nel campo personale, valuteremo il da farsi”. Poi, riferendosi probabilmente alla manifestazione di Fratelli d’Italia contro il caro parcheggi di sabato scorso, Fontana ha chiesto se dovesse “prendere il megafono e mettere in scena le gazzarre alle quali ci avere abituato nella vostra coalizione? O devo chiamare a raccolta i nostri consiglieri e gli assessori per dimostrare la nostra dignità? Supereremmo di gran lunga i presenti alle vostre chiamate le armi”.
“Posso capire che non avendo argomenti né esempi fulgidi da seguire lei si debba arrangiare con attacchi di carattere personale – ha proseguito Fontana riferito a Elena Negretti – Molto del nostro tempo lo passiamo nelle stanze di queste palazzo e non devo certo rendere pubbliche mie valutazioni, le osservazioni e le richieste. Dai nostri confronti interni decisioni ne scaturiscono tante, quante voi non riuscireste a partorire non in uno, ma in 10 mandati. Questo ritornello ha stufato, il nostro metodo di lavoro non è il vostro. Noi siamo un gruppo, non un insieme di teste prive di linea comune se non quella di mistificare e trarre conclusioni prive di fondamento. Siate seri, organizzate un’opposizione degna di questo nome e smettetela con gli attacchi ignobili personali altrimenti meglio tacere, lasciando il dubbio, che aprire bocca dando imbarazzanti conferme”.
La Lega ha replicato con una nota sempre firmata Negretti-Muttoni: “Oggi la Giunta ha minacciato di denunciarci per il comunicato dell’altro giorno. Evidentemente lasciano che il Sindaco insulti i cittadini, ma non sopportano di essere criticati politicamente. Peccato: l’unica volta in cui potevano stare zitti, hanno deciso di parlare. Noi però non dimentichiamo i continui insulti rivolti ai cittadini, definiti “scemi”, né quando il Sindaco ha dichiarato che i consiglieri comunali gli davano “fastidio”, o quando attacca chiunque non gli vada a genio in questo reame. Le minacce non ci intimoriscono. Andremo avanti a testa alta, contro una Giunta chiusa nel palazzo e sempre più distaccata dalla realtà. Pensino a lavorare per il bene della città”.