In sostanza ha parlato di visione. Con un sostantivo nettamente più brutto, ma altrettanto preciso e perimetrale, si direbbe: progettualità.
Un Caterpillar (in cachemire ma sempre un Caterpillar) questa sera in Consiglio comunale Maurizio Traglio, Svolta Civica.
Breve ma tosta la preliminare con cui ha chiesto all’amministrazione quali pensieri (e quanti), quali interlocutori (e chi), quali competenze (e di chi) stiano roteando intorno a due dei temi su cui poggia – è oggettivo – la strategia politica dei prossimi anni per la città: Ticosa e Stadio.
Riportiamo, alla lettera, l’intervento:
Il mio intervento preliminare di questa sera è ancora una volta su un tema secondo noi tanto determinante, quanto sottovalutato dall’amministrazione e trattato senza la necessaria trasparenza: la visione sul futuro della città.
In particolare, ci sono almeno due grandi argomenti su cui l’amministrazione, stando alle cronache dei giornali (e soltanto a quelle) si sta adoperando: il futuro dell’area Ticosa e la futura destinazione dello stadio Sinigaglia.
Su entrambi gli interventi strategici siamo costretti ad annotare, ancora una volta, la mancanza totale di dibattito in quest’aula e della sufficiente trasparenza che dovrebbe accompagnare questo genere di temi.
Entrambi gli interventi dovranno connotare la città per i prossimi 30-50 anni.
Per entrambi gli interventi, data la loro delicatezza, vorremmo avere la certezza che chi se ne sta occupando rivesta profili di altissimo livello, in grado di gestire al meglio operazioni complesse, che necessitano di conoscenza, ma anche di lungimiranza, di esperienza e di capacità innovative importanti.
Quali sono gli indirizzi politici definitivi che questa giunta sta dando a questi interventi?
Quali sono gli interlocutori esterni con cui l’amministrazione si sta confrontando e quali passi sta compiendo?
Quali sono i quadri tecnici e amministrativi che stanno gestendo queste procedure all’interno del Comune? Con quali competenze lo stanno facendo.Per capire dove stiamo andando, vorremmo sapere con chi lo stiamo facendo. Con nomi, cognomi e progetti concreti.
Purtroppo, tutto ciò resta chiuso in poche stanze, mentre meriterebbe il respiro di un dibattito ampio e virtuoso.
Per questo, annuncio fin d’ora una serie di interrogazioni specifiche che, nei prossimi giorni, chiederà conto di tutto ciò.
2 Commenti
Basta ricordare la storia di Como negli ultimi trent’anni ed è abbastanza facile capire chi sono gli interlocutori…..
Nonostante non mi stia simpatico, ha chiesto cose giuste.
Facciano i nomi, esterni coinvolti e dirigenti municipali, ma soprattutto che idee hanno