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Molteni e l’addio a FdI, Molinari: “Capisco il suo disagio, non lo hanno fatto capogruppo. Ma il partito lo voleva. Lavoro per farlo restare”

“Ovviamente capisco il suo disagio che nasce da lontano”. Così il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, interviene sul clamoroso annuncio, l’addio al gruppo consigliare del partito arrivato dall’ex candidato sindaco del centrodestra a Como, Giordano Molteni. Separazione annunciata ieri sera in questa intervista rilasciata a ComoZero: Como, l’ex candidato sindaco Molteni lascia FdI e va nel Misto: “Non sto bene. Cantaluppi e Tufano pappa e ciccia. A chi rispondono?”.

E nelle scorse ore il capogruppo Lorenzo Cantaluppi e il consigliere Antonio Tony Tufano hanno replicato punto per punto, inviando una nota alla redazione: FdI, Cantaluppi e Tufano: “Molteni lascia perché voleva fare il capogruppo. Noi pappa e ciccia? Siamo una squadra”.

Così chiediamo lumi al capo dei meloniani comaschi: “Capisco il disagio – dice Molinari – nel senso che nasce dal momento in cui il gruppo consigliare non gli ha riconosciuto il ruolo di capogruppo, veste che un candidato sindaco ha naturalmente e che come partito avevamo sollecitato e indicato che fosse. Comprendo come si sente Giordano ma voglio provare a farlo rimanere, è una persona importante, un valore importante per noi”. Ma cosa dice dei rapporti con i due consiglieri? “Hanno fatto una scelta libera, il capogruppo viene eletto in questo modo. Ripeto, ritengo che il disagio di Molteni nasca da questa situazione”.

E dunque Molinari e Molteni dovrebbero incontrarsi a breve: “Ci siamo già sentiti – spiega il coordinatore – voglio parlargli e capire se posso fargli superare questo momento. Politicamente è importante anche per lui rimanere in Fratelli d’Italia e nel gruppo”. E sul perché un uomo dalla storia personale e politica così lunga come Molteni arrivi a dichiarazioni pubbliche tanto aperte, Molinari dice: “E’ un disagio che non posso spiegare. Posso solo ribadire, ancora una volta, che quel malessere arriva dal momento in cui un candidato e guida che dovrebbe naturalmente mantenere la leadership si vede mancare il riconoscimento, ovviamente poi nascono sentimenti difficili”. I due dovrebbero incontrarsi “entro il fine settimana sicuramente”.

 

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