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Morbidi in Consiglio, duri fuori: Fratelli d’Italia, nota di partito sul caso nidi. “Contro le donne e le famiglie”

Dopo gli interventi decisamente più morbidi dei due consiglieri comunali – anzi, del solo Tony Tufano che in aula ha espresso qualche critica, prima di duettare anche simpaticamente con il sindaco – oggi Fratelli d’Italia torna sulla vicenda dei nidi a Como con una nota dai toni decisamente più duri, siglata dalla responsabile del Dipartimento Pari Opportunità e Famiglia, Mariarosaria Amalia Sgambelluri, e dal presidente provinciale Stefano Molinari.

“Credo siano doverose alcune riflessioni. Mi riferisco, nello specifico, al confronto dai toni accesi che quest’ultimo ha avuto nell’aula di Palazzo Cernezzi con le mamme di alcuni bambini per il provvedimento riguardante la chiusura di due asili nido – afferma Sgambelluri – Il sindaco, sostenendo di aumentare, in questo modo, i posti negli asili pubblici attribuisce ai numeri una priorità rispetto alle esigenze delle famiglie e delle mamme, che dovranno subire il disagio di dover portare i loro bambini in strutture più lontane. Si preferisce così accorpare in “macronidi” piuttosto che ampliare e migliorare i servizi dei quartieri vicini alle famiglie”.

Una decisione, questa, che secondo Sgambelluri evidenzia una chiara impostazione del sindaco Rapinese, figlia del “pregiudizio secolare che riguarda noi donne: non mi sembra, invero, si possa parlare del rispetto del dettame costituzionale tutte le volte che subiamo una “non tutela”, che non riconosce il ruolo fondamentale della donna nella famiglia e nella società e tutte le volte che non si assicura alla madre e al bambino un’adeguata e speciale protezione”. “Appare evidente – è la conclusione – come un simile provvedimento, oltre a non riconoscere alcuna forma di tutela nei confronti di diverse mamme di Como, sia la negazione dello Stato sociale, in quanto si sta rinnegando alle famiglie di usufruire di un servizio fondamentale qual è l’istruzione”.

Sulla questione torna anche il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Stefano Molinari, che pone l’accento sulla centralità della famiglia: “Come disse Papa Giovanni Paolo II, la famiglia è l’elemento fondante della società e ciò che rende ‘una Nazione veramente sovrana e spiritualmente forte’. Per questo è necessario affermare nuovamente il ruolo centrale, educativo e sociale che essa continua a ricoprire, anche investendo in servizi come gli asili nido. Considerare i servizi alla famiglia come semplici “costi” è indicativo della completa assenza di questa sensibilità da parte del sindaco Rapinese. È bene che i comaschi ne prendano atto. Dal canto nostro, come Fratelli d’Italia continueremo a batterci in tutte le sedi per contrastare questo approccio che danneggia le famiglie e, in particolare, le donne”.

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2 Commenti

  1. I pivert hanno trovato il jolly con una leader che oggi è tanto di moda.
    Per il resto valgono il 3% come sempre.
    Immagine muscolosa , ma la realtà…..
    A Como conniventi di fatto con chi hanno “segretamente” votato.

  2. L’incipit di questo articolo è quanto basta per evidenziare come il gruppo consiliare dei fratellini è da sempre allineato con il Sindaco. Ma ci rendiamo conto che il capogruppo del partito di maggioranza relativa in Italia pensa solo ai tombini? Lui e l’altro non si sTUFANO di fare le stampelle perchè hanno appoggiato Rapinese sin dalla campagna elettorale, alla pari della Lega.

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