Nasce anche a Como “Noi con l’Italia”, il partito guidato a livello nazionale da Maurizio Lupi e che ha come segretario lombardo il deputato Alessandro Colucci e, in Regione, ha come rappresentante in giunta l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo. Coordinatore provinciale è stato scelto Alessandro Falanga, mentre tra i volti noti oggi alla presentazione figurano l’ex assessore comunale ed ex presidente di Acsm, Umberto D’Alessandro, e l’ex vicecoordinatore provinciale del Pdl e assessore in Provincia, Patrizio Tambini.
“Siamo un partito che si sta radicando in tutta Italia, il 10 dicembre avremo la nostra assemblea nazionale – ha detto Colucci – Noi crediamo che sia necessaria una forza che si colloca al centro del centrodestra. Anche l’astensione, oltre ai sondaggi, dice che gli elettori non si ritrovano completamente nell’offerta politica attuale. E allora è necessario che qualcuno occupi quello spazio politico al centro: vogliamo far ritornare a votare un elettorato che oggi preferisce non andare alle urne”.
Un centro di governo, insomma, visto anche che “Noi con l’Italia” a Roma sostiene il Governo Draghi.
“Saremo presenti alle prossime elezioni amministrative di Como, da vedere se con il nostro simbolo o in altre forme, ma ci saremo – ha ribadito Colucci – Dobbiamo esistere e radicarci perché bisogna avere un’identità. Ci collochiamo nell’area liberale con temi importanti quali la centralità della persona, ad esempio, dove i cittadini non sono sudditi e dove auspichiamo meno Stato e più società. E poi la sostenibilità ambientale, le battaglie sulla giustizia, il ripensamento della Sanità”.
Ancora su Como: “Siamo nel centrodestra e ne siamo interlocutori. I criteri di scelta del candidato sindaco sono importanti, per evitare la personalizzazione. Crediamo che sia meglio un politico, chi ha già esperienza amministrativa. La storia politica delle persone è un valore”.
Posizione condivisa anche da Raffaele Cattaneo: “Pescare nella società civile non sempre è stata una scelta vincente. D’altronde, nessuno affiderebbe una Formula uno al primo che passa per strada. Quando si tratta di governare, io vedo che di solito chi è stato nelle amministrazione e ha esperienza fa meglio”.
Sulle prossime elezioni comunali a Como: “Uno dei criteri che abbiamo, in generale, è che gli uscenti vengono ricandidati, ma su Como sappiamo che ci sono valutazioni diverse. Sicuramente ci sarà un tavolo regionale che si dedicherà alla candidatura del futuro sindaco, e, nel caso, la questione approderà al nazionale per le opportune valutazioni e decisioni. Le ultime cinque elezioni nelle grandi città hanno evidenziato la necessità di un’impostazione diversa del centrodestra e noi del centro la vogliamo garantire per non ripetere gli errori appena compiuti. D’altronde, gli elettori non votano solo sulla base degli orientamenti nazionali ma sui temi vivi, sulla prospettiva che si intende dare a una città”.
“Il centrodestra vince, il destra-centro perde – ha rimarcato Raffaele Cattaneo – Il centro deve essere baricentrico e condizionate per la linea politica della coalizione. La prevalenza della destra in una fase ha intercettato l’orientamento degli elettori: chi urlava di più su posizioni radicali, trovava consenso. Ma le ultime amministrative hanno segnato uno spartiacque e la cultura di governo basata sui temi sta riguadagnando lo spazio che ha sempre avuto”.
Visto lo stato di apparente impasse sulla scelta del candidato sindaco del centrodestra a Como – tra l’uscente Mario Landriscina non voluto da Forza Italia e FdI, l’ipotesi del coordinatore provinciale dei meloniani, Stefano Molinari, e possibili outsider come il farmacista Roberto Tassone – nelle scorse settimane il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ipotizzato persino le primarie. Una via che non dispiace affatto a “Noi con l’Italia”.
“Le primarie? Io a Varese le avevo proposte, la Lega disse no (comune poi appena ri-vinto dal centrosinistra, ndr) – ha sottolineato Raffaele Cattaneo – Ritengo positivi tutti gli strumenti che danno responsabilità dal basso ai cittadini e agli elettori”.
Stessa posizione per Colucci: “Le primarie non sono né di destra né di sinistra, appartengono ai cittadini e potrebbero essere l’occasione per individuare la persona migliore ma sempre sulla base delle idee migliori per la città”.
“Primato della persona, meno Stato, sussidiarietà e non assistenzialismo. Per essere chiari, noi non siamo per il reddito di cittadinanza – ha aggiunto sui temi programmatici Raffaele Cattaneo – Poi abbiamo un’idea di politica che favorisce la libertà, la solidarietà e infine la sostenibilità dello sviluppo secondo una prospettiva di ambientalismo liberale. Per Como, vorremmo valorizzare le tante cose positive e preziose che ci sono su questo territorio: in Regione, dall’acquisto dei battelli spazzini alla valutazione della mobilità elettrica anche sul lago, dalla tutela delle biodiversità fino al recupero delle sponde lacuali, siamo facendo azioni che vanno in questa direzione”.
A chiudere, il neocoordinatore provinciale Alessandro Falanga alla guida del partito nel Comasco.
“Ringrazio della fiducia gli amici che ci hanno proposto – ha detto Falanga – Confermo che ci sarà un impegno puntuale e speriamo di mettere in campo la nostra esperienza passata. Le prossime elezioni? Ci saremo. In questo momento sono in corso valutazioni a livello regionale e nazionale sul futuro candidato sindaco. Su questo seguiremo la linea del partito, noi al momento non abbiamo nomi”.
Un giudizio anche sulla giunta Landriscina: “Sicuramente è stata carente su diversi aspetti della città, Como va ricostruita dal marciapiede al futuro”.
4 Commenti
Si mancavano giusto questi… Chissà se arrivano all’uno per cento!
…direi più “colazione” che coalizione. Se possibile riformulerei con “…sicuramente serve per accreditarsi in una colazione e avere il/i posto/i…..a tavola….
Ecco la lista di comunione e liberazione.( Liberali????). Sicuramente serve per accreditarsi in una coalizione e avere il/i posto/i
Sempre più verso Il Nulla”. Poi piangeremo