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Nuova puntata della telenovela: M5S-Civitas si abbracciano, accusano il Pd e strappano su Minghetti

Incontro Cinque Stelle-Civitas verso le elezioni comunali a Como. Nuova puntata, insomma, dell’ormai stucchevole telenovela che però – alla luce delle parole dei Cinque Stelle di oggi – forse si avvia verso uno strappo conclusivo: Pd, Svolta Civica e Agenda Como 2030 con Barbara Minghetti candidata sindaco; pentastellati e civici in tandem probabilmente con Adria Bartolich quale candidata di parte per la fascia tricolore.

Nulla di ufficiale, ancora, ma le parole dei Cinque Stelle di oggi non sembrano certo una mano tesa a Pd, Minghetti e alleati. Anche perché le nuvole di politichese delle ultime settimane sembrano ignorare un punto: Pd e una parte del centrosinistra comasco il candidato sindaco l’hanno individuato, è Barbara Minghetti. Dunque appare evidente che per gli altri potenziali alleati, o si “manda giù la pillola” e si pensa fattivamente a realizzare un programma comune oppure le rampogne sul nome sono evidentemente ormai fuori tempo massimo e non sembrano aprire alternative alla divisione delle strade. A meno che, naturalmente, il tema non sia la spartizione a tavolino di eventuali e futuri posti tra giunta e società partecipate.

“Durante questo incontro abbiamo avuto modo di confrontarci con Civitas sulle future elezioni amministrative della città di Como e fare il punto sulla situazione e sulle possibili alleanze – recita la nota dei pentastellati – Con Civitas abbiamo riscontrato unità d’intenti e abbiamo apprezzato la loro volontà di condividere insieme un percorso di confronto sulla base di molte visioni comuni. Riteniamo che tale approccio sia la via maestra per consolidare i rapporti. Metodo che dovrebbe essere adottato in linea generale quando si creano delle alleanze. Si parte dagli obiettivi e dal confronto sui temi e non dalla scelta immediata del nome del candidato sindaco prima ancora che nasca un programma condiviso”. Un passaggio, l’ultimo, che sembra l’ennesima tirata d’orecchi a Pd e Svolta Civica per la scelta di Minghetti.

“Inoltre abbiamo apprezzato il fatto che, al tavolo delle trattative per la coalizione, diverse forze politiche abbiano sottolineato la necessità della nostra presenza e che sollecitavano il nostro coinvolgimento – prosegue la nota Cinque Stelle – Di contro ancora oggi, a distanza di pochi mesi dal voto, constatiamo che non è stata avviata alcuna interlocuzione con il Partito Democratico e con lo stesso tavolo della coalizione. Da mesi stiamo sollecitando un tavolo con il PD per analizzare le prossime elezioni ma non siamo mai stati contattati”.

“Ora come ora il MoVimento 5 Stelle Como non fa parte di nessuna alleanza pur avendo manifestato pubblicamente la propria disponibilità al dialogo. Incomprensibile questo atteggiamento perché non siamo scontati – si chiude la nota – Proseguiamo comunque il nostro percorso verso le prossime amministrative scoprendo con piacere la sempre maggior vicinanza con Civitas”. Un finale che, letto così, appare come un prendersi sottobraccio più per un viaggio in tandem senza Pd e soci, che non come il preludio per un grande calumet della pace.

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3 Commenti

  1. Riporto, tra virgolette, un passaggio significativo dell’articolo:
    “A meno che, naturalmente, il tema non sia la spartizione a tavolino di eventuali e futuri posti tra giunta e società partecipate.”

    E già, a meno che!

  2. Poveri grillini, pensano di contare qualcosa e ai aspettano di venire accolti da tutti.

    Son due gatti e alle elezioni amministrative prendono percentuali talmente ridicole che è inutile per chiunque imbarcarseli in una coalizione (e meno male!).

    Giusto altri partiti nelle stesse condizioni (come Civitas) possono avere un qualche interesse.

    Vadano pure assieme e vediamo quanti voti prendono…

  3. Se alla fine prevarrà lo spirito del proprio orticello e la gola di un desiderabile “bottino di voti” (che tradotto per i semplici significa: cerchiamo di tirare a campare con un pò di fuffa politica in più), anche tra i sinistri ci sarà alle prossime amministrative l’alea della competizione interna.
    E così gli specchietti per l’allodola-elettore saranno destinati, fatalmente, ad aumentare!

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