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Opere pubbliche, servono 22 milioni ma non ci sono i soldi. Livio: “Ministero poco serio”

Monitoraggio concluso. Dopo i fatti di Genova, è noto, il Ministero delle Infrastrutture ha chiesto a Comuni e Province un’indagine sulle opere pubbliche oltre a interventi viari, ferroviari e idraulici.

La Provincia di Como ha consegnato la relazione con un paio di giorni d’anticipo rispetto alla scadenza, fissata per il primo settembre. “Monitoriamo sistematicamente ogni sei mesi – spiega il presidente di Villa Saporiti, Maria Rita Livio – quindi abbiamo un quadro molto preciso.

Però devo dire, in termini generali, che per un monitoraggio serio ci vogliono tempo, denaro e strumenti altrimenti si fanno indagini a vista. Il ministero non è stato serio chiedendo questo tipo di osservazione”.

Secondo quanto emerso la Provincia ha censito interventi di propria competenza da segnalare al Ministero, per un totale complessivo 22milioni e 2mila euro. I Comuni che hanno segnalato interventi di competenza comunale sono stati 46 e hanno evidenziato richieste economiche per 14milioni e 500mila euro. Soldi che, ovviamente, non ci sono.

“Ovvio che non ci sono – sottolinea Livio – sia chiaro non vi è alcun pericolo. Si parla di interventi di manutenzione come tenute laterali, giunti da rifare, adeguamenti statici, impermeabilizzazioni. Cose che vanno fatte ma che non sono ancora stare inserite nel piano triennale delle opere”.

Sul fronte ponti, 650 in provincia, gli stanziamenti ci sono. “Abbiamo inserito 4milioni e 700mila euro solo per i ponti cui andrebbero aggiunti altri 800mila per indagini tecnico diagnostiche generali fatte bene, come dicevo non si possono pretendere monitoraggi fatti a vista”.

 

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